Le imprese italiane hanno a disposizione incentivi per promuovere la certificazione della parità di genere, con scadenza il 15 ottobre 2024 per presentare la domanda di esonero contributivo. Questo beneficio è destinato ai datori di lavoro privati che abbiano ottenuto la certificazione e offre un esonero dell’1% sui contributi previdenziali fino a un massimo di 50.000 euro annui per ciascun beneficiario.
Obiettivo della misura
La certificazione, introdotta dalla legge n. 162/2021, mira a favorire l’adozione di politiche di parità di genere e empowerment femminile all’interno delle aziende. Questo aiuta non solo a migliorare l’accesso al mercato del lavoro per le donne, ma anche a promuoverne la crescita professionale e la conciliazione tra vita privata e lavoro.
Requisiti
Certificazione conforme alla UNI/PdR 125:2022, rilasciata da organismi accreditati.
Corretta indicazione della retribuzione media mensile globale, che deve riflettere la media complessiva di tutte le retribuzioni erogate dall’azienda, e non quella del singolo lavoratore.
L’INPS ha ribadito che la mancata o errata indicazione della retribuzione globale può portare a problemi nell’erogazione del beneficio.
Modalità di richiesta
Le imprese devono presentare la domanda attraverso il modulo online “PAR_GEN” disponibile sul Portale delle Agevolazioni. Non è necessario ripresentare la domanda per chi l’ha già fatta nel 2022, poiché il beneficio si estende per tutta la durata della certificazione (36 mesi).
Correzione di errori
In caso di errori nella compilazione della domanda, è possibile correggerli rinunciando alla domanda precedente e presentandone una nuova entro il 15 ottobre 2024. Trascorsa tale data, le domande saranno elaborate con i dati inseriti, anche se errati.
Certificazione della parità di genere
Per ottenere la certificazione, le imprese possono partecipare al progetto di Unioncamere, finanziato dal Pnrr, che offre assistenza tecnica per ridurre il gender gap nelle aziende e supportare l’ottenimento della certificazione, valida per tutte le categorie merceologiche e settori industriali.
Questo strumento rappresenta infatti una grande opportunità per le imprese italiane di dimostrare il loro impegno verso una maggiore equità di genere, ricevendo al contempo benefici economici.