Sabato scorso, Pomigliano D’Arco è stata teatro di un drammatico episodio di violenza giovanile che ha scosso la tranquillità del centro cittadino. Nel tardo pomeriggio, mentre la città si preparava per la vivace movida serale, alcuni minori armati di pistola hanno sparato a salve in pieno centro, provocando paura e apprensione tra i residenti. L’atto incosciente è avvenuto nei pressi della vecchia stazione dismessa della Circumvesuviana di Pomigliano centro, un luogo frequentato e strategicamente importante della città, situato in via Roma. Testimoni oculari hanno immortalato la scena su video, successivamente diffuso sui social media dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Borrelli.

Nel video, otto giovani in abiti casuali sono stati ripresi mentre maneggiavano una pistola. Uno di loro ha caricato l’arma e ha sparato un colpo in aria, mentre i passanti assistevano increduli alla scena. Dopo il gesto, i ragazzi si sono allontanati come se nulla fosse accaduto, lasciando dietro di sé un clima di tensione e preoccupazione.

Grazie alla diffusione del video, i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna sono intervenuti prontamente e sono riusciti a identificare i responsabili del gesto. Due minori sono stati denunciati a piede libero per il loro coinvolgimento nella sparatoria. Durante l’identificazione, è emerso che altri due componenti del gruppo erano già stati affidati a comunità per problemi comportamentali.

Al momento, le forze dell’ordine stanno indagando sulla provenienza dell’arma utilizzata, la quale non è stata recuperata sul luogo. Questo impedisce di stabilire con certezza se si trattasse di una pistola vera o modificata. Resta comunque il grave rischio e l’irresponsabilità dimostrata dai giovani nel maneggiare un’arma in un contesto pubblico.

L’episodio ha sollevato molte preoccupazioni nella comunità locale riguardo alla sicurezza e alla gestione dei comportamenti giovanili. I residenti e le autorità locali sono uniti nella speranza che episodi simili possano essere prevenuti e che i responsabili possano essere educati a comprendere le gravi conseguenze dei loro atti.