"Natale come comanda Iddio", arriva la neve a bassa quota

Possibili sorprese a bassa quota durante il periodo natalizio

A cura di Redazione
13 dicembre 2025 11:16
"Natale come comanda Iddio", arriva la neve a bassa quota -
Condividi

L’inverno è pronto a tornare protagonista sull’Italia con una nuova fase di maltempo che potrebbe portare la neve anche a quote insolitamente basse, in particolare nel periodo natalizio. Secondo le ultime proiezioni meteo, una perturbazione di origine atlantica raggiungerà il Paese all’inizio della prossima settimana, dando il via a precipitazioni diffuse e localmente intense.

Il sistema perturbato sarà accompagnato da correnti fredde in quota di matrice polare-marittima, in discesa dal Nord Europa. Questo mix favorirà un temporaneo calo delle temperature e il ritorno delle nevicate, soprattutto sulle regioni settentrionali.

Dove e quando è attesa la neve

Le prime nevicate sono previste sulle Alpi occidentali a partire da martedì 16 dicembre. I fiocchi potranno spingersi fino ai 700-800 metri di quota, interessando in particolare le province di Cuneo, Torino e Biella. In alcune aree, soprattutto sulle Alpi Liguri e Marittime, gli accumuli potrebbero risultare abbondanti, con oltre 30-40 centimetri di neve sopra i 1.000 metri.

Una notizia positiva per le principali località sciistiche del Piemonte, come Prato Nevoso, Sestriere e Limone Piemonte, che si preparano ad accogliere turisti e appassionati in vista delle festività natalizie.

Nel corso delle ore successive, le precipitazioni nevose tenderanno a estendersi anche alla Valle d’Aosta, alla Lombardia, al Trentino-Alto Adige, al Cadore e al Friuli Venezia Giulia, con quota neve generalmente compresa tra i 1.200 e i 1.300 metri.

Sugli Appennini, invece, la neve resterà confinata alle quote più elevate, oltre i 1.900-2.000 metri, a causa dell’afflusso di correnti più miti dai quadranti meridionali.

Nord-Ovest sotto osservazione: possibili nevicate a quote molto basse

Il Nord-Ovest italiano si conferma una delle aree più interessate dagli eventi nevosi. In queste zone, particolari condizioni atmosferiche possono favorire la formazione di un “cuscino freddo” nei bassi strati, grazie alle inversioni termiche. In presenza di precipitazioni intense, ciò potrebbe consentire alla neve di spingersi fino a quote decisamente basse.

In gergo meteorologico si parla di “nevicate da rovesciamento”: un fenomeno in cui il freddo presente in quota viene rapidamente trasferito verso il suolo dalle precipitazioni più forti. Questo tipo di neve è caratterizzato da fiocchi grandi, bagnati e pesanti, molto scenografici ma anche potenzialmente critici per la circolazione stradale, poiché tende ad accumularsi rapidamente.

In questo contesto, non si esclude che tra le province di Cuneo, Asti e parte dell’Alessandrino la neve possa comparire fino a quote di 250-300 metri.

Natale sotto il segno dell’inverno

La tendenza per i giorni successivi lascia aperta la possibilità di ulteriori sorprese invernali, con il Nord Italia ancora esposto a impulsi freddi e precipitazioni. Uno scenario che potrebbe regalare un Natale dal sapore decisamente invernale, soprattutto sulle regioni settentrionali.

Segui il Fatto Vesuviano