A cena con l'amante, ma finisce nello spot del ristorante

Scoperto il tradimento, la moglie lo caccia di casa

A cura di Redazione
13 dicembre 2025 17:20
A cena con l'amante, ma finisce nello spot del ristorante -
Condividi

Una cena al ristorante si è trasformata in un caso mediatico e legale. Un uomo, ripreso a sua insaputa durante la registrazione di uno spot pubblicitario, è stato smascherato dopo che il video è finito sui social network. Nel filmato compariva insieme a una donna diversa dalla moglie, alla quale aveva raccontato di essere impegnato in una cena di lavoro.

La pubblicazione dello spot ha avuto conseguenze immediate e impreviste: la moglie, riconoscendolo nelle immagini, ha scoperto il tradimento e lo ha allontanato dall’abitazione familiare.

Il caso diventa pubblico: interviene il Codacons

A rendere nota la vicenda è stato il Codacons, al quale l’uomo si è rivolto sostenendo di essere stato ripreso e utilizzato a fini pubblicitari senza aver mai prestato un consenso esplicito alla diffusione delle immagini.

Secondo quanto riferito dall’associazione dei consumatori, il ristorante avrebbe violato le norme sulla tutela della privacy, realizzando e pubblicando il video senza informare adeguatamente i clienti presenti nel locale.

Possibili azioni legali e segnalazione al Garante della Privacy

Il Codacons sta ora valutando le iniziative da intraprendere sia in sede civile sia davanti al Garante per la protezione dei dati personali. L’obiettivo è accertare eventuali responsabilità e verificare se sussistano i presupposti per un risarcimento dei danni.

«È inaccettabile che un esercizio commerciale riprenda i clienti senza un consenso chiaro e consapevole e diffonda le immagini sui social», ha dichiarato Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons Sicilia. «La diffusione del video ha avuto effetti devastanti sulla vita privata del cittadino, provocando una frattura familiare e un grave pregiudizio personale».

Privacy e social: un confine sempre più sottile

La vicenda riaccende il dibattito sull’uso delle immagini nei locali pubblici e sui limiti della comunicazione commerciale sui social network. Un caso che potrebbe fare giurisprudenza e richiamare l’attenzione di ristoratori e aziende sull’obbligo di rispettare rigorosamente le norme in materia di privacy e consenso informato.

Segui il Fatto Vesuviano