Critiche al servizio bus sostitutivo lungo la tratta Napoli-Baiano della Circumvesuviana e in particolare alle difficoltà di collegamento tra le zone intermedie. Sono quelle mosse, in una nota, da Enzo Ciniglio, portavoce del comitato “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”; Salvatore Ferraro, portavoce del comitato “Circumvesuviana-Eav”; Salvatore Alaia, presidente del comitato civico E(a)vitiamolo di Sperone; Marcello Fabbrocini, presidente del comitato civico di Ottaviano Cifariello Ets; Giovanni Berritto, presidente di Federconsumatori Campania.

“Abbiamo atteso – scrivono – quattro giorni per fare il punto sulla chiusura della tratta, il ‘servizio bus sostitutivo’, e capire dove sono spostati gli uomini e i mezzi impiegati prima della chiusura su questa linea. Non siamo stati frettolosi, ne avuto, come qualcuno in Eav, l’ansia di prestazione. Abbiamo preferito attendere per fare un resoconto veritiero, aspettare che Eav corresse ai ripari su alcune cose, nonostante la chiusura fosse programmata da tempo, tipo la mancanza di paline indicative della fermata in alcuni luoghi e dato tempo agli autisti dei bus di prendere dimestichezza con il percorso”.

Questo il risultato: “Possiamo affermare, come avevamo già dichiarato in precedenza che le corse pensate da e per Napoli non presentano particolari problemi; restano irrisolte, nonostante le rassicurazioni più volte manifestate da parte di Eav, le criticità dei collegamenti nelle zone interne, alcune raggiungibili solo con cambio bus, a volte distante anche più di 600 metri, altre rimaste senza bus sostitutivi. Non è vero, come ha affermato da Eav, che nessun viaggiatore è lasciato a piedi, le testimonianze raccolte di diversi lavoratori smentiscono l’affermazione”.

E per spiegare la cosa, i rappresentanti di comitati e associazioni fanno un esempio: “Basta recarsi a Casalnuovo, un territorio di circa 60mila abitanti, con centinaia di viaggiatori e pendolari della Circumvesuviana, lasciati senza un servizio sostitutivo, impossibilitati a raggiungere i comuni della tratta interrotta. Eav, quando sostiene ‘tanto clamore per nulla’, offende migliaia di persone, fa finta di ignorare che i tempi di percorrenza e dove necessita, il cambio bus hanno apportato modifiche sostanziali nella vita di tante persone; uscire prima da casa, tornare più tardi. Così come stare sotto il sole ad attendere un bus e capire se è quello buono, perché Air Campania, la società cui è stato affidato il servizio sostitutivo, fa ricorso a bus anche di altri operatori per garantirlo, è cosa ben diversa che recarsi in stazione”.