La carenza di personale infermieristico rappresenta una delle sfide più gravi e irrisolte del sistema sanitario italiano, minacciando di trasformarsi in un vero e proprio boomerang nei prossimi mesi. Lombardia e Campania, secondo un’indagine condotta dal sindacato nazionale degli infermieri Nursing Up, saranno le regioni più colpite durante l’estate, periodo tradizionalmente critico per le strutture sanitarie già in difficoltà.
La Situazione in Lombardia
La Lombardia, una delle regioni più colpite, sta già affrontando una crisi infermieristica. L’Asst di Lecco, ad esempio, sta subendo una fuga di professionisti verso la Svizzera, attratti da condizioni lavorative e retributive più favorevoli. Antonio De Palma, presidente nazionale di Nursing Up, ha sottolineato che le realtà concorsuali finiscono spesso deserte a causa delle scarse offerte economiche e di politiche regionali inadeguate, aggravando ulteriormente la situazione.
La Crisi in Campania
La situazione è altrettanto critica in Campania, dove ospedali come il Cardarelli e l’Ospedale del Mare stanno affrontando emergenze croniche. L’Ospedale del Mare, in particolare, è emblematico della crisi: dal mese di marzo il pronto soccorso è sovraccarico, con un afflusso record di pazienti e una carenza cronica di infermieri. La situazione è peggiorata a causa della sospensione delle attività di emergenza in altri ospedali della Asl Napoli 3 sud, come quelli di Nola e Castellammare, dovuta alle dimissioni di neurologi chiave.
Dati Allarmanti
I numeri sono preoccupanti: in alcune strutture si prevede che ogni infermiere dovrà gestire una media di 12-13 pazienti, una cifra ben superiore al limite raccomandato di 6 pazienti per garantire prestazioni di qualità. Questo sovraccarico rischia di compromettere ulteriormente la qualità dell’assistenza e di negare agli infermieri il diritto alle ferie, aggravando una situazione già critica.
Reazioni e Prospettive
Nursing Up e altri sindacati regionali stanno monitorando attentamente l’evolversi della situazione. De Palma ha dichiarato che l’estate si preannuncia “rovente” per i professionisti dell’area non medica, specialmente nei pronto soccorso e nei reparti di emergenza-urgenza. La crisi infermieristica richiede interventi urgenti e coordinati per evitare il collasso del sistema sanitario nelle regioni più colpite.





