La recente scoperta della zanzara Anopheles Sacharovi sulla costa adriatica, precisamente nella provincia di Lecce, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibile riemersione della malaria in Italia. Questa zanzara, nota per essere un vettore della malattia, non era avvistata nel nostro paese da almeno cinquant’anni, rendendo questo ritorno un evento significativo.

Il contesto della scoperta
L’annuncio è dato il 10 aprile dalla rivista scientifica “Parasite & Vectors” del BMC, Biomed Central. Gli autori dello studio hanno individuato la presenza di Anopheles Sacharovi in sei delle undici aree ispezionate lungo la costa adriatica, da San Cataldo al nord di Otranto. Queste zanzare sono state rinvenute in ambienti caratterizzati dalla presenza di acqua stagnante e da un elevato tasso di umidità, fattori che favoriscono la loro proliferazione.

Implicazioni per la salute pubblica
Sebbene il ritorno dell’Anopheles Sacharovi non implichi necessariamente una crisi sanitaria, richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare la sorveglianza e la profilassi della malaria. L’Italia è dichiarata ufficialmente libera dalla malaria nel 1970, ma i casi di malaria importata, contratti all’estero e poi diagnosticati nel paese, sono ancora registrati, con una media di circa 700 casi all’anno. Inoltre, ci sono stati casi di malaria autoctona, contratti in Italia da punture di zanzare locali, con sette casi segnalati tra il 2011 e il 2015.

Monitoraggio e prevenzione
La presenza della zanzara Anopheles Sacharovi in Puglia sottolinea l’importanza di aumentare la sorveglianza e adottare misure preventive più rigorose contro la malaria in Italia. È fondamentale educare la popolazione sull’importanza di proteggersi dalle zanzare, ad esempio installando zanzariere e evitando il ristagno di acqua negli ambienti domestici.

Inoltre, è essenziale che i sintomi sospetti siano segnalati e monitorati attentamente. Il centro di medicina dei viaggi presso lo Spallanzani è un importante punto di riferimento per coloro che pianificano viaggi in zone endemiche e per coloro che rientrano da tali destinazioni con sintomi sospetti di malaria.

Il ruolo dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici possono giocare un ruolo significativo nel ritorno dell’Anopheles Sacharovi in Italia. L’alterazione degli habitat e dei micro-habitat favorisce la proliferazione di queste zanzare. Pertanto, è importante adottare strategie di adattamento e mitigazione per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute pubblica.