Anche in Campania, domani, i lavoratori dei settori privati e dell’edilizia incroceranno le braccia in un vasto sciopero generale, proclamato dalla Cgil e dalla Uil a livello nazionale. L’adesione allo sciopero coinvolgerà anche le categorie dei pensionati, con presidi e manifestazioni territoriali in programma. L’obiettivo principale di questa giornata di protesta, denominata “Adesso Basta!”, è richiedere misure concrete per ridurre gli incidenti sul lavoro, una riforma fiscale equa e un nuovo modello sociale di impresa. Le azioni di sciopero si svolgeranno con varie modalità e orari in diverse province della regione Campania.
A Napoli, il presidio principale si terrà dalle 11 alle 13 in piazza Plebiscito, nei pressi della Prefettura, con interventi di rappresentanti sindacali e dei segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati. Sono previste anche manifestazioni ad Avellino, Caserta e Salerno.
I trasporti pubblici subiranno disagi e possibili cancellazioni, con fermate previste per le linee dell’Anm, di Eav, di Trenitalia (ad eccezione dei treni regionali) ed Italo. Anche i lavoratori marittimi e gli addetti ai porti si fermeranno per quattro ore a fine turno.
L’industria metalmeccanica, quella alimentare, gli istituti di credito (per le ultime quattro ore del turno di lavoro), i Consorzi di Bonifica, i lavoratori idraulico-forestali ed agricoli, la sanità privata e l’igiene ambientale saranno coinvolti nello sciopero. Anche settori come commercio, turismo, multiservizi e vigilanza privata aderiranno alla protesta, con possibili disagi anche negli uffici postali.
Lo sciopero coinvolgerà anche i lavoratori e le lavoratrici del centro di produzione Rai di Napoli, dando voce alle richieste di miglioramenti delle condizioni lavorative e sociali.





