Per il mese di marzo 2024 il pagamento dell’Assegno Unico avverrà dopo la metà del mese, precisamente tra il 18 e il 20 marzo, per coloro che sono già beneficiari. Tuttavia, per i casi in cui vi siano state modifiche ai dati forniti o per le domande presentate in ritardo, l’accredito dell’assegno avverrà alla fine del mese successivo a quello in cui è stata inoltrata la richiesta. Una novità importante riguarda l’introduzione di una maggiorazione destinata ai nuclei familiari con un genitore vedovo. L’assegno unico per questi casi sarà incrementato per un periodo di cinque anni se il decesso di uno dei genitori avviene nell’anno di concessione del beneficio.

Per quanto riguarda gli aumenti nell’importo mensile dell’Assegno Unico, a partire da gennaio 2024 sono previsti adeguamenti basati sull’andamento dell’inflazione. Nel gennaio 2023, l’importo mensile dell’Assegno Unico è aumentato dell’8,1%.

Per gennaio 2024, si prevede un aumento dell’assegno unico basato sull’indice ISTAT provvisorio del 5,4%, come stabilito con decreto ministeriale lo scorso novembre. Questo porterà a:

Un assegno unico con importo minimo per i redditi oltre 45.575 euro, che salirebbe a 57,2 euro. Un assegno unico con importo massimo per i redditi fino a 17.090 euro, che passerebbe a 199,4 euro. Inoltre, nell’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale diffuso dall’INPS, emerge che nei primi dieci mesi del 2023 sono erogati alle famiglie assegni per 14,9 miliardi di euro, con un totale di 6.363.270 nuclei familiari beneficiari e 9.913.476 figli.