Nella tranquilla città di Trani e nelle stazioni circostanti di Barletta e Bari-Palese, una giornata che avrebbe dovuto essere ordinaria è invece segnata da un incubo di terrorismo, con conseguenze che si sono protratte fino a tarda sera. La tensione ha cominciato a salire poco dopo le 6 del mattino, con la scoperta di un presunto ordigno biologico presso la stazione di Trani. Le scuole nella zona sono state immediatamente chiuse per precauzione, mentre le autorità hanno iniziato a valutare l’ipotesi di un attacco terroristico.

Solo verso le 19 di sera, la circolazione ferroviaria è tornata alla normalità tra Bari centrale e Barletta, dopo una giornata di caos che ha visto scuole chiuse e cittadini preoccupati per la propria sicurezza. Nel frattempo, le indagini si sono concentrate sulla stazione di Trani, con l’analisi dei circuiti di videosorveglianza e la ricerca di indizi che potessero condurre alle persone responsabili di questa mattinata di terrore.

I biglietti minatori lasciati sulla scena con scotch, contenenti minacce come “Sarà il vostro inferno” e “Lotteremo fino alla fine”, hanno aggiunto un’ulteriore aura di paura all’evento. Un particolare significativo è stato il termine “Inshallah”, che in arabo significa “se Dio vuole”, presente in uno dei messaggi, alimentando ancora di più le preoccupazioni riguardo alle possibili motivazioni dietro l’atto.

Inoltre, le forze dell’ordine hanno rinvenuto una borsa da viaggio contenente flaconi con un liquido non identificato, cavi e un telefono cellulare, il cui contenuto sarà analizzato nei laboratori dell’istituto zooprofilattico di Foggia. Questi elementi, insieme alle analisi dei biglietti minatori e alla valutazione complessiva della situazione, saranno cruciali per determinare se si sia trattato di una vera minaccia terroristica o di un allarme bomba orchestrato con abilità.

La situazione ha richiesto un’attenzione particolare anche a livello nazionale, con il Comitato per l’ordine pubblico presso il Viminale che ha deciso di intensificare le attività di vigilanza e controllo, specialmente in vista delle festività pasquali, concentrando l’attenzione sui luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone.

Non è solo Trani a essere colpita dall’allarme bomba: a Venezia, due turisti sono coinvolti in un simile episodio a causa di bagagli sospetti abbandonati vicino al campanile di San Marco. Fortunatamente, i proprietari si sono presentati sul posto, evitando il peggio e mettendo fine all’ansia generale.