Recentemente l’INPS ha reso pubblica una circolare che fornisce dettagli sul cosiddetto “Bonus mamme”, un’agevolazione contributiva introdotta dal governo di Giorgia Meloni con la legge di bilancio per il 2024, approvata dal parlamento a fine dicembre. Sebbene il bonus avrebbe dovuto essere operativo dall’inizio dell’anno, il ritardo nella pubblicazione della circolare ha causato un prolungamento dei tempi. Tuttavia, si prevede che gli arretrati di gennaio saranno comunque pagati con la busta paga di febbraio.
Per ottenere il bonus, non è necessario fare domanda: è sufficiente comunicare al datore di lavoro o all’INPS di avere i requisiti per riceverlo, indicando i codici fiscali dei figli. In seguito alla pubblicazione della circolare dell’INPS, il bonus diventerà attivo a partire da febbraio, e la quota di gennaio sarà pagata in modo retroattivo.
Il “Bonus mamme” rappresenta una delle misure più significative introdotte dal governo di Giorgia Meloni per sostenere le famiglie e la natalità. Si tratta di un’esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per le lavoratrici con un contratto a tempo indeterminato che hanno almeno tre figli, di cui almeno uno minorenne. Questa agevolazione sarà valida fino alla fine del 2026 e, eccezionalmente per il 2024, potranno usufruirne anche le madri di due figli, di cui almeno uno con un’età inferiore ai 10 anni. Il bonus non ha limiti di reddito.
Tuttavia, sono escluse le lavoratrici non dipendenti o con un contratto a tempo determinato, le donne disoccupate, pensionate e le madri di un solo figlio. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), circa 780.000 lavoratrici in Italia potranno accedere al “Bonus mamme”.
Il bonus prevede un limite massimo per l’esonero di 3.000 euro all’anno, ossia 250 euro lordi al mese. Le eventuali spese contributive eccedenti questa soglia resteranno a carico della lavoratrice. L’importo del bonus varia in base alle trattenute previdenziali e al reddito delle lavoratrici: per le lavoratrici con un reddito inferiore a 35.000 euro all’anno, il bonus sostituirà altre agevolazioni fiscali.