Nella frenesia dei viaggi in treno, è facile dimenticare qualcosa. Ma cosa succede se ciò che si perde è molto più di un oggetto comune? Per una famiglia argentina in viaggio attraverso l’Italia, la perdita di uno zainetto si è trasformata in un incubo, ma è stata resa sopportabile dall’intervento tempestivo e onorevole di due poliziotti italiani. La storia ha avuto inizio su un treno diretto da Reggio Calabria a Roma. La famiglia argentina, composta da padre, madre e due figli, stava godendo del paesaggio italiano quando, all’improvviso, si sono resi conto di aver dimenticato lo zaino contenente una somma considerevole di denaro: ben 10mila euro. Questi soldi rappresentavano i risparmi accumulati con fatica nel corso degli anni, e la loro perdita avrebbe avuto conseguenze devastanti per la famiglia.
Ma l’incubo si è trasformato in un lieto fine grazie alla prontezza e alla dedizione di due poliziotti italiani, il sovrintendente Vincenzo Vita di Sapri e l’ispettore Fabio Sconosciuto. Attraverso i documenti rinvenuti nello zaino, i due agenti sono riusciti a risalire ai legittimi proprietari e a contattarli per restituire loro il prezioso bagaglio.
La gratitudine della famiglia argentina verso i due poliziotti è espressa con una lettera di ringraziamento, in cui hanno sottolineato il gesto di onestà e la gentilezza dei due agenti italiani. Per la famiglia, il ritrovamento dello zaino rappresenta molto più di un semplice recupero di denaro: è un segno di speranza e fiducia nella bontà umana.