Nel pomeriggio di ieri, due detenuti sono riusciti a fuggire dal supercarcere di Trani, calandosi dal muro di cinta utilizzando lenzuola annodate. I fuggitivi, cittadini di origine marocchina di 24 e 29 anni, erano detenuti per reati contro il patrimonio e la persona. Dopo essere riusciti a superare il muro di cinta, si sono dispersi nelle campagne circostanti, scatenando immediatamente una vasta operazione di ricerca da parte delle forze dell’ordine. Uno due, nella serata, è finito rintracciato e riportato in cella.
Federico Pilagatti, segretario regionale pugliese del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha confermato che la fuga è avvenuta grazie alle lenzuola annodate che sono utilizzate come corda improvvisata per calarsi dal muro di cinta. Pilagatti ha anche sottolineato che al momento della fuga, l’agente di guardia nel reparto accoglienza dove erano detenuti i due evasi era da solo e doveva gestire anche altri due posti di servizio. Questa situazione, secondo Pilagatti, ha favorito la fuga dei detenuti che hanno sfruttato l’assenza di personale per lasciare il reparto e raggiungere il muro di cinta.
Il segretario regionale ha evidenziato che la carenza di personale è un problema critico nelle strutture penitenziarie, sottolineando che attualmente mancano 60 agenti. Di conseguenza, i poliziotti in servizio spesso devono affrontare molteplici compiti contemporaneamente, il che può compromettere la sicurezza e favorire situazioni come quella verificatasi ieri.