Una tragica vicenda si è conclusa con l’arresto di Massimo De Solda, 28 anni, residente nel Rione Traiano di Napoli, accusato dell’omicidio del proprio zio, Mario Palma, 81 anni. L’uomo è arrestato su decreto di fermo dei pm dai carabinieri del comando provinciale e dai militari della compagnia di Bagnoli. Il corpo di Mario Palma finì scoperto senza vita nella sua abitazione lo scorso 19 novembre. Gli investigatori hanno condotto approfondite indagini, coordinati dalla procura di Napoli con i pm Antonella Lauri e Roberta Simeone, e il loro lavoro è affiancato dal Ris. La svolta nell’indagine è arrivata grazie all’utilizzo delle tracce di DNA presenti nella scena del crimine. È la prima volta in Italia che la Banca dati nazionale del DNA ha portato all’identificazione di un sospettato in un caso di omicidio. La banca dati del DNA è stata istituita nel 2017 ed è un potente strumento investigativo che ha già contribuito al risolvimento di numerosi casi.

Massimo De Solda, già noto alle forze dell’ordine per reati legati alla droga, ha confessato il crimine. Il movente potrebbe essere legato a questioni economiche, considerando che in passato erano sparite somme di denaro dalla casa della vittima. La Banca dati del DNA ha dimostrato ancora una volta il suo ruolo cruciale nella risoluzione dei casi criminali, offrendo alle forze dell’ordine un efficace strumento per identificare gli autori di reati e accelerare le indagini. In questo caso, la tecnologia del DNA ha permesso di gettare luce su un omicidio rimasto irrisolto per diversi mesi.