Il mondo dell’istruzione si trova di fronte a una fase cruciale con le nomine dei docenti per le supplenze nell’anno scolastico 2023/24. Gli Uffici Scolastici stanno pubblicando bollettini che determinano lo scorrimento delle graduatorie di istituto e GPS (Graduatorie di Istituto di Secondo Grado). Questi elenchi indicano i docenti destinatari di nomine a tempo determinato per coprire le posizioni vacanti. Le nomine conferite tramite questi bollettini indicano la sede della scuola di servizio, ma i Dirigenti Scolastici possono successivamente assegnare il docente a un altro plesso all’interno dello stesso Istituto.
Le supplenze sono conferite per posti interi vacanti o disponibili entro il 31 dicembre e per spezzoni di almeno 7 ore. Tuttavia, è importante notare che la rinuncia a una nomina conferita può comportare alcune conseguenze.
Chiunque decida di rinunciare a una supplenza deve essere consapevole delle possibili sanzioni. Solitamente, la rinuncia potrebbe precludere la partecipazione a ulteriori fasi di assegnazione delle supplenze per l’anno scolastico in corso, anche in caso di disponibilità successivamente manifestate. Tali sanzioni, tuttavia, possono variare in base alle disposizioni degli Uffici Scolastici territoriali.
Inoltre, vi è la questione della possibilità di inviare una Messa a Disposizione (MAD) dopo aver rinunciato a una nomina. Questo dipende dalle normative locali. In alcune situazioni, è ammessa la presentazione di una MAD per comunicare la disponibilità ad altre opportunità di supplenza che si aprono successivamente. Tuttavia, è importante verificare le regole specifiche stabilite dagli Uffici Scolastici competenti per comprendere se e quando è possibile fare ciò.
È fondamentale che i docenti interessati comprendano appieno le implicazioni delle proprie decisioni riguardo alle rinunce alle nomine conferite e alle possibili conseguenze sulle future opportunità di supplenza.