L’intreccio dell’influenza stagionale e del persistente diffondersi del Covid-19 sta portando il sistema sanitario, soprattutto a Napoli, sull’orlo del collasso. La città ha registrato un’enorme affluenza di pazienti presso diversi ospedali come il Pellegrini, il San Paolo e l’Ospedale del Mare, con un totale di 1.415 persone accorse dal primo gennaio fino a ieri. La sovraffollamento ha creato una serie di sfide immediate: difficoltà di smistamento delle ambulanze, mancanza di posti nei reparti dedicati ai casi più gravi (codice rosso) e temporanea mancanza di postazioni per l’ossigenoterapia. Di fronte a questa situazione critica, la direzione strategica dell’ASL Napoli 1 Centro ha preso provvedimenti immediati, istituendo un’Unità di Crisi con l’obiettivo di gestire questo flusso eccezionale di pazienti, che ha raggiunto il picco massimo ieri pomeriggio.

I primi interventi attuati riguardano la sospensione delle attività ospedaliere programmate in tutti i presidi, ad eccezione dei trattamenti oncologici non rimandabili, e il rilascio rapido (ad horas) dei pazienti che possono essere dimessi, sfruttando il servizio aziendale di trasporto a domicilio. Inoltre, si sta operando per allocare i pazienti che necessitano di ricovero presso i posti letto disponibili nelle varie Unità operative aziendali, anche ricorrendo a soluzioni aggiuntive per ampliare la capacità ospedaliera.

Allo stesso tempo, si sta valutando la distribuzione ottimale del personale in tutte le unità operative, cercando di rinforzare il personale dei Pronto Soccorso ove possibile. Per far fronte alla crisi, sono attivati il Day Surgery dell’Ospedale del Mare e del Pellegrini, recuperando complessivamente 42 posti letto temporanei.

Ciro Verdoliva, alla guida della direzione strategica dell’ASL Napoli 1 Centro, ha sottolineato l’importanza di recuperare ogni posto disponibile per ristabilire il controllo della situazione. Ha ribadito che nonostante l’emergenza, il personale sanitario ha continuato a operare senza interruzioni nella continuità assistenziale e chirurgica d’emergenza.

Verdoliva ha inoltre lanciato un appello alla popolazione affinché si vaccini sia contro l’influenza che contro il Covid-19, anche se in ritardo rispetto agli inviti precedenti. L’invito è motivato dalle difficoltà attuali, sottolineando che solo attraverso la vaccinazione si può alleggerire la pressione sugli ospedali.

La situazione critica non riguarda solo alcuni ospedali, ma coinvolge diverse strutture come il Pronto Soccorso del Cto, l’Ospedale dei Colli e l’Ospedale Betania, che hanno segnalato difficoltà simili, evidenziando carenze di attrezzature e sovraffollamento.