La Campania si trova di fronte a sfide significative nella gestione della salute, con la recente rilevazione della Fondazione Gimbe evidenziando due problematiche chiave: la carenza di infermieri e la necessità di migliorare l’assistenza domiciliare agli anziani. Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe sugli obiettivi del Pnrr Missione salute, la Campania si trova al di sotto della media nazionale per il numero di infermieri, con soli 3,59 infermieri ogni mille abitanti, rispetto alla media nazionale di 5,06. Questa carenza potrebbe influire pesantemente sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita, soprattutto considerando la crescente popolazione anziana che richiede cure specializzate.

Inoltre, la regione affronta una sfida importante nell’ambito dell’assistenza domiciliare integrata per gli anziani. Per raggiungere l’obiettivo del 2026 di fornire assistenza domiciliare almeno al 10% degli over 65, la Campania dovrebbe aumentare gli assistiti del 294%. Il ritardo nella realizzazione di questo obiettivo è particolarmente evidente nel Centro-Sud, sollevando preoccupazioni sulla capacità di erogare l’assistenza domiciliare in modo tempestivo.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sottolinea che, sebbene le scadenze europee per la Missione Salute del Pnrr al 31 dicembre 2023 siano state rispettate, c’è un ritardo significativo nella realizzazione dell’assistenza domiciliare, soprattutto nel Centro-Sud.

Il Rapporto Crea Sanità mette in evidenza ulteriori criticità legate alla carenza di infermieri in Italia, con oltre 60.000 posti vacanti. Questa carenza è destinata ad aggravarsi, considerando l’invecchiamento della popolazione e i pensionamenti previsti che porteranno fuori dal sistema oltre 100.000 professionisti nei prossimi dieci anni. La scarsa attrattività della professione, evidenziata dai bassi stipendi e dal rapporto domande/posti nei test di ingresso, rende urgente la necessità di rivedere la formazione e la remunerazione degli infermieri.