L’ospedale San Bortolo di Vicenza ha assistito alla tragica perdita di due uomini, rispettivamente di 47 e 55 anni, a causa dell’influenza di tipo A H1N1. Entrambi erano ricoverati in gravi condizioni nel reparto di rianimazione, segnalando la serietà delle conseguenze legate all’influenza stagionale. Oltre a queste vittime, altri tre pazienti sono ricoverati per polmonite interstiziale, una complicanza che può portare a gravi forme di insufficienza respiratoria, causata anch’essa dal virus H1N1 di tipo A. Tra questi pazienti, una donna è attualmente in condizioni critiche, dimostrando la pericolosità della malattia.
L’uso dell’Ecmo, un dispositivo che supporta la circolazione sanguigna extracorporea, è stato necessario per trattare i casi più gravi, evidenziando la gravità della situazione.
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime, evidenziando l’importanza della prevenzione e della responsabilità individuale nel mantenere la propria salute.
È cruciale sottolineare che l’influenza stagionale, purtroppo spesso sottovalutata, può avere conseguenze devastanti. La Regione Veneto ha chiarito che si tratta del virus H1N1 pdm09, presente nelle stagioni influenzali dal 2009, e non di una “nuova” influenza suina, come talvolta viene mediaticamente etichettata.
La Regione ha ribadito l’importanza della sorveglianza attraverso i medici di medicina generale e pediatri, oltre alla sorveglianza ospedaliera, raccomandando fortemente la vaccinazione per i soggetti a rischio e le categorie indicate dal ministero. La vaccinazione rimane un pilastro cruciale nella prevenzione.
La trasmissione di questi virus può essere limitata attraverso l’uso di mascherine e altri strumenti di protezione individuale. Nei casi più gravi, è essenziale un trattamento tempestivo con antivirali, soprattutto per i soggetti a rischio, ma sempre dopo una valutazione medica accurata.