Non ce l’ha fatta Luciano Bifulco, 40 anni, mente sopraffina della nota ed omonima braceria di Ottaviano. L’imprenditore e pioniere del nuovo concetto di carne servita al ristorante si è spento qualche ora fa all’ospedale di Nola dove era ricoverato in seguito ad alcune coltellate all’addome che si sarebbe inferto da solo. I fatti sono avvenuto nell’azienda di carni di San Giuseppe Vesuviano, dove indagano i carabinieri della locale stazione. Un collega si era reso conto dell’accaduto chiamando i soccorsi: i medici hanno operato Bifulco che purtroppo non è riuscito a vincere questa battaglia dopo averne vinte tante professionali.
Una carriera stellare dal punto di vista gastronomico così come racconta Luciano Pignataro sul suo blog: la sua storia è un viaggio straordinario nel panorama culinario, trasformando la tradizione familiare in un’arte senza pari. Assieme al fratello, quarta generazione di una famiglia dedicata alla carne di alta qualità, Luciano ha portato avanti un progetto ambizioso.

Partendo dalla modesta Macelleria di Via Lavinaio, 1 Tratto di Ottaviano, ha trasformato il punto di riferimento per la qualità e la prelibatezza della carne in una braceria di risonanza nazionale. Il suo impegno costante e il desiderio di eccellenza l’hanno spinto ad ampliare il suo impero gastronomico, fondando Bifulco Exclusive nel cuore di Ottaviano e ampliando l’offerta con l’azienda Carmasciando e un’enoteca di dimensioni impressionanti.

La sua visione della braceria non si limitava alla qualità della carne, ma si estendeva all’esperienza complessiva, imponendo nuovi standard in tutta la regione: dal design degli ambienti, al menu, al servizio impeccabile, fino alla selezione dei vini e dei formaggi.