Il costo crescente nell’assistenza ai bambini è uno dei fattori che contribuiscono all’inverno demografico in Italia. L’aumento dei costi della vita e la stagnazione degli stipendi hanno reso le famiglie più caute nel prendere decisioni sulla crescita della famiglia. In particolare, la preoccupazione finanziaria può influenzare la scelta di avere figli, poiché i genitori valutano la capacità di fornire il sostegno materiale necessario per crescere un bambino.

Il governo italiano sta considerando diverse misure per incentivare la natalità e sostenere le famiglie con figli che potrebbero non avere entrate sufficienti per coprire tutti i costi associati all’assistenza ai bambini. Uno dei bonus previsti è il Bonus Nido, pensato per coprire i costi associati alla frequenza dell’asilo nido.

Questo bonus richiede alcuni requisiti specifici per essere richiesto. I genitori che pagano le tasse dell’asilo nido, sia in strutture pubbliche che private autorizzate, possono fare domanda per questo bonus. Inoltre, coloro che forniscono supporto presso il proprio domicilio per bambini con gravi patologie croniche sotto i tre anni possono altresì richiederlo.

L’importo massimo del bonus varia in base all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia. Se l’ISEE è inferiore a 25.000 euro, il bonus può arrivare fino a 3.000 euro all’anno. Se l’ISEE si situa tra 25.000 e 40.000 euro, il bonus si attesta a 2.500 euro, mentre se supera i 40.000 euro, l’importo massimo sarà di 1.500 euro.

La domanda per questo bonus può essere inviata telematicamente tramite il portale dell’INPS, accedendo con le credenziali digitali, oppure contattando il Contact Center dell’INPS o il patronato. È importante allegare i pagamenti effettuati e l’ISEE minorenni.