Il Tribunale del Riesame ha deciso di respingere l’istanza di revoca della misura cautelare presentata da Tina Rispoli, nota anche come Immacolata, moglie del cantante Tony Colombo. Di conseguenza, per il momento, rimarrà in custodia, dopo che la richiesta di revoca della misura cautelare adottata dieci giorni fa è respinta dal collegio dei giudici. Il tutto è scaturito dalle indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale e del ROS, in merito a presunti contatti e relazioni economiche tra il clan di Vincenzo Di Lauro e la coppia formata da Tina Rispoli e Tony Colombo. Rispoli è conosciuta anche per essere stata la vedova del boss camorrista Gaetano Marino, ucciso a Terracina nel 2012.
Importante sottolineare che, come tutti gli indagati nell’inchiesta della procura antimafia, Tina Rispoli e gli altri coinvolti sono considerati innocenti fino a una eventuale condanna definitiva. Attualmente, ci si trova ancora nella fase delle indagini preliminari.
Rispoli, difesa dagli avvocati penalisti Carmine Foreste e Paolo Trofino, potrebbe considerare un ricorso alla Cassazione dopo aver esaminato le motivazioni del Riesame. Lunedì mattina è prevista un’udienza davanti ai giudici di Colombo, durante la quale il cantante ha affermato, in risposta alle domande del giudice, di non essere un camorrista, bensì un cantante che ha girato il mondo grazie alla musica.
Vincenzo Di Lauro, assistito dall’avvocato Antonio Abet, si è difeso sostenendo che per quanto riguarda il traffico di sigarette di contrabbando è colpevole, ma ha affermato che non è stato un affare finanziato da lui, bensì da cittadini stranieri che gli avevano chiesto un supporto logistico. Ha ribadito di essere un imprenditore sin da quando ha iniziato a gestire i soldi di un indennizzo dell’assicurazione per un incidente che coinvolse uno dei suoi fratelli. Di Lauro ha dichiarato di essere costantemente associato alle dinamiche della sua famiglia, ma ha chiarito di non avere alcun coinvolgimento in tali questioni.