Una bufera politica ha scosso i comuni di Nocera Inferiore e Scafati, con rivelazioni che coinvolgono assessori, vicesindaci e consiglieri comunali nell’elenco dei beneficiari della Social Card del governo Meloni. Questo sussidio mensile di 382 euro è creato per aiutare le famiglie ad affrontare l’aumento dei costi della vita ed è destinato a chi ha un Isee fino a 15.000 euro all’anno.

La notizia ha scatenato un’ondata di indignazione tra gli attivisti locali e i cittadini, oltre a provocare una dura reazione dall’ex candidata sindaca Erminia Maiorino, attivista di “Potere al Popolo dell’Agro-SarneserNocerino”. Maiorino ha criticato aspramente il Sindaco De Maio e i politici coinvolti, definendo le loro azioni “imbarazzanti e vergognose”. Ha sottolineato che, nonostante tecnicamente non ci sia stata alcuna illecità nell’assegnazione della Social Card a questi funzionari comunali, il fatto che siano affermati professionisti e non abbiano problemi di sussistenza dovrebbe destare preoccupazione.

Il coordinatore nazionale di “Potere al Popolo”, Massimiliano Tresca, ha alzato il livello delle critiche, suggerendo che l’errore non fosse dovuto all’inesperienza, ma piuttosto potrebbe essere considerato come un possibile caso di evasione fiscale.

Il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, ha anche pesantemente criticato la situazione. Ha sottolineato che la Social Card è stata istituita per aiutare chi è effettivamente indigente e in grave bisogno, non per essere distribuita da sindaci ai propri amministratori. Poi ha espresso preoccupazione per il fatto che il vicesindaco e due assessori, che dovrebbero già percepire stipendi mensili in base al numero di abitanti del comune, abbiano beneficiato di questa misura. Ha annunciato l’intenzione di richiedere un controllo da parte della Guardia di Finanza e di presentare un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e dell’Agricoltura per fare chiarezza sulla situazione.