Una tragedia si è consumata nel Salento quando una donna di 59 anni è morta a causa di un’ipertermia con febbre che ha raggiunto i 42 gradi. Il ricovero d’urgenza presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce non è riuscito a salvare la vita della paziente, poiché gli operatori sanitari intervenuti per soccorrerla non avevano a disposizione il ghiaccio necessario per la terapia del freddo. L’ospedale, il più grande della zona, era sprovvisto di ghiaccio fino a pochi giorni fa, quando una ditta di prodotti ittici ha donato 60 chili di ghiaccio alla struttura sanitaria. La mancanza di questo elemento vitale potrebbe aver contribuito alla tragica fine della donna, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia.
Patrizia Tanzini, 59 anni, si è spenta a causa di un’ipertermia in una giornata particolarmente calda e irrespirabile, con l’allerta meteo che aveva colpito tutto il sud Italia. Il 24 luglio, la donna si è sentita male a casa mentre si trovava con il figlio quattordicenne, il quale ha prontamente chiamato il 118 per richiedere aiuto. L’auto medica è arrivata nel primo pomeriggio, ma la situazione di Patrizia era già grave. Non avendo a disposizione il ghiaccio per la terapia del freddo, gli operatori hanno utilizzato un lenzuolo bagnato per cercare di abbassare la sua temperatura. Tuttavia, il ghiaccio era esaurito a causa dell’elevato numero di interventi in corso.
La situazione al pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce era critica, con numerose chiamate di emergenza per colpi di calore e cali di pressione. Nonostante tutti gli sforzi e le cure somministrate alla paziente, incluso un tentativo di rianimazione, la donna non ha risposto alle terapie e non è mai uscita dallo stato di coma in cui era giunta. La sua vita si è spezzata nella notte, prima che potesse essere trasferita nel reparto di rianimazione di Casarano. Il marito, che era fuori per lavoro, non ha fatto in tempo a vederla prima della sua tragica dipartita.
Dopo il triste episodio, la Asl ha rilasciato una nota in cui ha spiegato che la donna è arrivata al Vito Fazzi di Lecce già in coma e che è deceduta a causa di un arresto cardiaco dovuto all’ipertermia maligna. La Asl ha confermato che la paziente ha ricevuto tutte le cure necessarie in emergenza, compreso l’intervento del rianimatore, ma purtroppo la sua condizione non è migliorata.