“Dopo 6 anni di attesa, dopo numerose e pressanti sollecitazioni da parte delle associazioni delle persone con malattie e disabilità, dopo i ripetuti interventi dei Tar e del Consiglio statale finalmente è approvato il decreto tariffe e, dunque, diventeranno applicabili dal 2024 i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket. I Lea nella versione aggiornata erano approvati nel 2017, ma mai attuati per la mancanza, appunto, del decreto che definisce le tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Decreto che ha avuto l’ok definitivo dalla Conferenza Stato-Regioni e che di fatto amplia le prestazioni del Ssn”. Lo dice il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo.

Di cosa si tratta

“In particolare diventano 2108 le prestazioni di specialistica ambulatoriale rispetto alle 1.702 del 1996: si tratta di oltre 400 nuove prestazioni, anche se in realtà più che un semplice aumento di cure c’è una revisione profonda del nuovo nomenclatore che include prestazioni che, seppure già erogate, sono descritte o organizzate diversamente. Si tratta in particolare di procedure diagnostiche e terapeutiche che prima avevano carattere quasi sperimentale oppure erano eseguibili solo in ospedale, mentre oggi possono essere erogate negli ambulatori o in day hospital”.

“Scende invece da 1.315 a 1.063 il numero dei dispositivi presenti nel tariffario per le protesi e gli ausili con l’esclusione di alcuni apparecchi ormai “invecchiati” e l’ingresso di nuove tecnologie attese da molto tempo dai disabili. Ad esempio, in concreto saranno possibili: esami genetici e per malattie rare, diagnosi e monitoraggio della celiachia, nuovi test prenatali, terapie oncologiche all’avanguardia come l’adroterapia, ma ancheausili informatici per i disabili gravi (come i comunicatori oculari per i malati di Sla), apparecchi acustici digitali, nuove carrozzine, arti artificiali a tecnologia avanzata fino alle tecniche di procreazione assistita più utilizzate da garantire in tutta Italia”.