Il lavoro di un soccorritore medico è spesso impegnativo e rischioso, poiché richiede di prestare cure mediche in situazioni di emergenza, che possono essere molto stressanti e potenzialmente pericolose. Tuttavia, in alcuni casi, il lavoro dei soccorritori può essere ulteriormente complicato dalla presenza di individui aggressivi e violenti, che mettono in pericolo la loro sicurezza. Un esempio di questo tipo di situazione è accaduta a Marigliano, in Corso Umberto I, quando un soccorritore è rimasto aggredito dal genero di una paziente che si trovava sull’ambulanza. Il giovane prima ha picchiato la fidanzata e figlia dalla donna caricata in ambulanza e poi lo stesso personale del 118. A denunciarlo è Nessuno Tocchi Ipprocrate.

Ecco il racconto della testimonianza diretta: “Allertati per codice rosso paziente incosciente e cardiopatica ,arriviamo sul posto (per strada) e troviamo la paziente vigile con vomito e dolore toracico irradiato al braccio. La carichiamo in ambulanza e all’esterno del mezzo inizia una rissa scatenata dal fidanzato della figlia della paziente che dopo averla picchiata (gravida da 3 mesi) si è dileguato, io tranquillizzavo la ragazza perché era agitata, all’improvviso ritorna l’ energumeno che mi prende con il paraurti della sua auto e mi inizia a strattonare ed a minacciarmi solo perché stavo tranquillizzando la sua fidanzata. Ritorna a scappare perché stavano arrivando le forze dell’ordine. Sono finito in pronto soccorso a Nola me la cavo con 7 giorni e lunedì mi reco in caserma per regolare denuncia”.