Martedì 14 febbraio si terrà un incontro tra il Governo, i sindacati e Stellantis presso la sede del Mimit per discutere delle eventuali mobilità volontarie e degli incentivi per i lavoratori del polo logistico di Nola, in provincia di Napoli. I lavoratori, tuttavia, non si sentono rappresentati dai sindacati e chiederanno di poter consegnare una lettera con le loro richieste ai vertici aziendali. La situazione a Nola è critica: da 15 anni i lavoratori sono in cassa integrazione e molti di loro lavorano solo due o tre volte al mese. Inoltre, molte persone hanno ridotte capacità lavorative certificate dai medici aziendali.
I lavoratori chiedono che sia loro versata una cifra corrispondente alle intere mensilità che mancano al pensionamento, calcolata sulla base del salario pieno contrattuale di circa 1850 euro e degli anni che mancano al pensionamento. La proposta è che se mancano 7 anni al pensionamento, ad esempio, il lavoratore firmerà un accordo per una cifra di circa 170 mila euro. Dopo 15 anni di cassa integrazione, i lavoratori di Nola vogliono essere trattati con dignità e non come lavoratori di serie B. Non sono disposti a perdere altro e, se i sindacati firmeranno un accordo differente, non lo faranno a nome dei lavoratori del polo logistico di Nola.
L’incontro del 14 febbraio sarà un’occasione importante per discutere della situazione dei lavoratori di Nola e per trovare soluzioni che possano garantire loro un futuro dignitoso e sereno. Speriamo che il Governo e Stellantis rispondano positivamente alle richieste dei lavoratori e che l’incontro porti a risultati concreti e positivi.