Dopo la fiaccolata organizzata dall’Amministrazione Comunale contro la vendita a privati del Convento Francescano di San Gennaro Vesuviano che rappresenta un simbolo per tutta la comunità sangennarese continua la nostra intervista al Prof. Aniello Giugliano, Storico locale e scrittore, che ha dedicato molto del suo tempo alla ricerca di documenti sul Convento di San Gennaro Vesuviano.

I fatti

Nello stesso anno e precisamente il primo ottobre del 1910 lo Sgambati provvede a vendere a Fra Diego, sign. Artuso Francesco , accettante in buona fede tutto il di lui casamento urbano, sito a San Gennaro, alla Piazza Margherita, a confine della Piazza omonima, beni rustici ed urbani e restanti bene del venditore, composto di numero sette vani terranei, e vani superiori in numero di trentaquattro e riportato in testa al Comune di San Gennaro all’articolo 110 del catasto locale, dal quale Comune il detto stabile pervenne al venditore mercè atto di acquisto del giorno 11 luglio  corrente anno, ecc.ecc.  Cede pure il predetto  sign .  Sgambati a favore del sign. Artuso anche l’uso perpetuo della Chiesa di San Francesco D’Assisi, compresa nel locale venduto e l’uso ancora sempre perpetuo della sacrestia annessa: quale cessione di uso èaccettata dal sign. Artuso alle seguenti condizioni qui appresso menzionate:

Cosi continua l’atto: Il compratore Sig. Artuso assume obbligo  per se  e per i suoi successori di conservare inalterato l’attuale uso per casa religiosa del fabbricato venduto, rimanendo espressamente vietato  d’adibirla ad uso diverso , sotto pena della rescissione del  presente contratto.

L’atto

9)  La cessione dell’uso perpetuo della Chiesa di San Francesco e Sacrestia annessa s’intende fatta alla espressa condizione che della Chiesa debba rimanere costantemente e decorosamente aperta al culto pubblico e senz’ alcun onere da parte del cedente ,salvo sempre la  reversibilità a favore dell’amministrazione del fondo per il culto che ne è la proprietaria , e rimanendo sempre inalterato l’attuale mezzo di accesso alla sacrestia ed al coro per il portone principale  che guarda la Piazza Margherita, e con diritto al Comune di San Gennaro di far praticare in detta Chiesa tutte quelle funzioni che potranno associarsi a funzioni civili.

Che il cessionario rimanga sempre responsabile dei mobili, arredi ed opere d’arte descritte ed inventariate nell’istrumento dell’11 luglio 1910 , il sign. Artusio dichiara di aver preso in consegna  e si obbliga di riconsegnare a chi di dritto ed a ogni richiesta . Lo stesso sign. Artuso accetta tutte le condizioni che accompagnano tale cessione, senza alcuna riserva od eccezione in contrario , a cui espressamente rinunzia.

Nell’Atto di permuta c’è l’inventario di tutti i beni mobili che appartengono al Comune.

Il Sindaco di San Gennaro Vesuviano con molta tranquillità ci ha dichiarato che già ha avuto un contatto con i Frati Francescani e che in caso di vendita di un bene Storico-Artistico così importante per la collettività a privati l’Amministrazione Comunale da lui guidata sarà presente in tutte le sedi opportune.

Da sottolineare che il Convento sfruttato bene può essere una ricchezza non solo per San Gennaro Vesuviano ma per tutto il territorio circostante ed anche la Fiera organizzata per la prima volta nel 1613 fondata dal Marchese Scipione Pignatelli, signore di Palma e Lauro.

*Biologo Naturalista