I finanzieri della procura della Repubblica di Nola hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per confiscare oltre 9,3 milioni di euro, frutto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti commesso dall’amministratore di una società operante nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e per l’igiene della casa. Le indagini svolte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli hanno consentito di scoprire un complesso sistema di frode carosello all’IVA attuato con l’interposizione fittizia di numerose società “cartiere”, con sedi tra Napoli e Salerno, nonché in Belgio, Bulgaria, Lituania e Spagna.

Attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti emesse da queste società, prive di struttura aziendale e dedite alla sistematica violazione degli obblighi di dichiarazione e versamento dell’IVA, l’amministratore della società in questione è stato in grado di abbattere sistematicamente il proprio carico fiscale, praticando sul mercato prezzi illecitamente concorrenziali rispetto agli altri operatori del settore. Il Gip del tribunale di Nola ha adottato il provvedimento cautelare sulla base delle prove raccolte dalle indagini.