Intascavano denaro dai familiari dei defunti in occasione di interri ed esumazioni di salme. È quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura di Nola e condotte dagli agenti del locale commissariato. Le investigazioni, avviate lo scorso mese di giugno, hanno visto il coinvolgimento di quattro dipendenti comunali: il custode e due addetti del camposanto della cittadina e un dipendente amministrativo.
A loro sono stati notificati quattro divieti di dimora a Nola e l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. È stata, inoltre, accertata la sottrazione e l’appropriazione da parte degli indagati di molte somme di denaro corrispondenti agli importi dei bollettini di pagamento non versati alla tesoreria comunale dai congiunti dei deceduti, affinché venissero espletate – si legge in una nota del procuratore Paolo Mancuso – le ordinarie attività mortuarie.
Si stima che il danno provocato all’ente comunale, nel corso del solo anno 2015 per il mancato delle tasse di inumazione ed esumazione, ammonti a circa 50mila euro, ma la somma degli importi relativi agli anni precedenti, nel corso dei quali era già attivo il meccanismo criminoso, è di gran lunga superiore.