Rivoluzione scuole: stop a supplenze brevi, controlli su congedi e 104

Legge di Bilancio, tutte le novità

A cura di Redazione
30 dicembre 2025 07:00
Rivoluzione scuole: stop a supplenze brevi, controlli su congedi e 104 -
Condividi

Il Disegno di Legge di Bilancio attualmente all’esame del Senato introduce un pacchetto articolato di interventi che riguardano lavoro pubblico e privato, scuola, università e inclusione. Le misure puntano a rafforzare i controlli, migliorare l’efficienza della spesa e garantire maggiore equità nell’accesso ai servizi.

Permessi e congedi: rafforzati i controlli INPS

L’articolo 129 del DDL prevede un potenziamento delle verifiche sui permessi e sui congedi, inclusi quelli parentali disciplinati dal decreto legislativo 151/2001. I controlli interesseranno sia i lavoratori pubblici sia quelli privati.

In particolare:

l’articolo 32 consente ai genitori di assentarsi dal lavoro fino ai 14 anni del figlio, per un massimo di 10 mesi complessivi, che diventano 11 se il padre utilizza almeno tre mesi;

l’articolo 33 estende il diritto fino a tre anni nei casi di assistenza a familiari con disabilità grave, salvo ricovero a tempo pieno non giustificato da prescrizioni sanitarie.

Le pubbliche amministrazioni, scuole comprese, dovranno trasmettere mensilmente all’INPS anche i dati relativi al soggetto assistito (“dante causa”), aumentando il livello di tracciabilità. Per le segreterie scolastiche questo comporterà l’obbligo di indicare con maggiore dettaglio le motivazioni dell’assenza e il beneficiario del permesso.

Grazie a queste informazioni, l’INPS potrà effettuare controlli più mirati. Le amministrazioni potranno avviare verifiche interne, mentre i lavoratori potranno essere sottoposti ad accertamenti sanitari per confermare il possesso dei requisiti.

Permessi legge 104: nuove regole dal 2026

Sempre l’articolo 129, al comma 8, introduce novità sui permessi previsti dalla legge 104/1992, operative dal 2026. L’INPS, su richiesta dei datori di lavoro pubblici, potrà verificare la permanenza delle condizioni sanitarie che giustificano l’assistenza a familiari con disabilità.

Gli accertamenti potranno essere svolti anche tramite altri enti o medici della sanità militare. Le modalità operative saranno definite con decreto del Ministero del Lavoro, d’intesa con l’INPS, e i costi saranno a carico delle amministrazioni richiedenti.

Il comma 9 rafforza ulteriormente la tracciabilità, imponendo alle PA l’obbligo di registrare ogni permesso nei flussi mensili INPS, indicando anche il soggetto assistito.

Inclusione scolastica: nasce il LEP per l’assistenza agli studenti con disabilità

Con l’articolo 127 viene introdotto il Livello Essenziale delle Prestazioni (LEP) per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli studenti con disabilità. L’obiettivo è garantire un servizio uniforme su tutto il territorio nazionale, basato sul Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Il numero di ore di assistenza dovrà essere coerente con quanto previsto nel PEI e il servizio sarà assicurato da personale qualificato, secondo standard condivisi. Il finanziamento avverrà tramite fondi statali e locali, con risorse in progressivo aumento.

Entro il 2027 sarà istituito un registro nazionale per monitorare il fabbisogno, senza introdurre nuovi adempimenti burocratici per le scuole. Per il biennio 2026-2027 è prevista una fase transitoria, durante la quale gli enti locali dovranno garantire un livello minimo di assistenza proporzionale ai fondi ricevuti.

Università: 250 milioni in più per le borse di studio

L’articolo 128 del DDL Bilancio rafforza il diritto allo studio universitario con un incremento di 250 milioni di euro annui, a partire dal 2026, del fondo statale per le borse di studio previsto dal decreto legislativo 68/2012.

La misura mira a sostenere gli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, riducendo le disuguaglianze economiche e sociali. Sono previsti anche strumenti di monitoraggio per verificare l’effettiva applicazione dei livelli essenziali delle prestazioni nel settore dell’istruzione.

TFS e TFR: tempi più brevi dal 2027

Il DDL interviene anche sui tempi di liquidazione del TFS/TFR nel pubblico impiego. L’articolo 44 riduce da dodici a nove mesi l’attesa nei casi di pensionamento per limiti di età o anzianità, con decorrenza dal 1° gennaio 2027. Restano invariati i ventiquattro mesi previsti per le altre forme di cessazione dal servizio.

Detassazione dei compensi accessori nel 2026

Nel 2026 i compensi accessori dei dipendenti pubblici non dirigenti potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva del 15%, fino a un massimo di 800 euro annui. La misura si applica automaticamente, salvo rinuncia, ai lavoratori con reddito inferiore a 50.000 euro l’anno precedente. Sono esclusi i dipendenti delle forze armate e di polizia.

Congedi parentali: estensione dell’età dei figli

Il decreto legislativo 151/2001 viene aggiornato con l’estensione del limite di età per fruire del congedo parentale: dal 2026 sarà possibile richiederlo fino ai 14 anni del figlio, anziché 12. Restano invariate le tutele economiche, compresa l’indennità al 30% nei casi previsti. Aumentano anche i giorni di congedo per malattia dei figli, che passano da 5 a 10.

Scuola: stop alle supplenze brevi esterne nella secondaria

La Legge di Bilancio 2026 introduce una stretta sulle supplenze brevi nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Per le assenze fino a 10 giorni nei posti comuni, i dirigenti scolastici dovranno utilizzare il personale interno, salvo particolari esigenze didattiche.

Per infanzia, primaria e posti di sostegno resta la possibilità di scegliere tra copertura interna e nomina di un supplente, in base alle esigenze degli alunni.

Organici scolastici: definizione annuale

L’articolo 106 stabilisce che l’organico dell’autonomia e quello del personale ATA saranno determinati annualmente, superando la programmazione triennale. Resta comunque possibile una previsione pluriennale per i due anni successivi.

Viene inoltre semplificata la procedura di definizione degli organici: se la riduzione riguarda solo i posti di potenziamento, non sarà necessaria la rilevazione annuale delle classi e dei posti.

Docenti di italiano L2 e riforma tecnici e professionali

Dal 2025/2026 le scuole con almeno il 20% di studenti stranieri neoarrivati o con competenze linguistiche inferiori al livello A2 potranno disporre di docenti dedicati all’italiano L2. Il fabbisogno sarà considerato nella programmazione dei concorsi per la classe A-23.

Dal 2026/2027 entrerà inoltre nel vivo la riforma degli istituti tecnici e professionali prevista dal PNRR, con nuovi indirizzi e quadri orari definiti da decreto ministeriale e un tetto al numero complessivo delle classi.

Carta Valore: credito culturale per i neodiplomati

A partire dal 2027 debutta la “Carta Valore”, un credito culturale destinato ai neodiplomati under 19. Il bonus sarà utilizzabile per libri, cinema, teatro, concerti, musei, musica e corsi formativi, con l’obiettivo di promuovere l’accesso alla cultura e alla formazione continua.

Segui il Fatto Vesuviano