Nel Nolano il caso della palestra "apri e chiudi"
Caos abbonamenti e chiusure
Tutto ha avuto inizio ad agosto, quando una massiccia campagna pubblicitaria ha spinto numerose persone a sottoscrivere abbonamenti annuali presso la palestra FitActive di San Vitaliano, attratte dalle promesse di una apertura imminente fissata per ottobre. Ciò che doveva essere un’opportunità di sport e benessere si è presto trasformata in una lunga serie di incertezze e disagi per gli utenti.
Aperture e chiusure lampo
La palestra ha aperto i battenti solo il 10 novembre, per chiuderli nuovamente appena ventiquattro ore dopo. Ai clienti è stata fornita la spiegazione di “guasti elettrici risolvibili in pochi giorni”, ma dai documenti ufficiali del Comune è emerso che la struttura era priva di agibilità e delle necessarie autorizzazioni commerciali già dall’11 novembre, con conseguente ordinanza di chiusura.
Nonostante la situazione amministrativa critica, la gestione avrebbe continuato a vendere abbonamenti e a rassicurare l’utenza su imminenti riaperture, fornendo informazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti.
Disagi, recensioni manipulate e rimpalli di responsabilità
La vicenda si è complicata ulteriormente con segnalazioni secondo cui le recensioni online sarebbero state incentivate offrendo mesi gratuiti, nella speranza di mascherare i disagi. Una breve riapertura a dicembre si è conclusa con un nuovo intervento delle autorità, aggravando la frustrazione dei clienti.
Oggi decine di iscritti si ritrovano con centinaia di euro versati e l’impossibilità di frequentare la palestra, ricevendo rifiuti secchi alle richieste di rimborso, mentre la proprietà fa riferimento a un eventuale ricorso al TAR.
L’intervento della politica
Sulla vicenda è intervenuto il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, destinatario di numerose segnalazioni da parte di utenti esasperati. «Siamo di fronte a una gestione della comunicazione e dei rapporti con i clienti che lascia profondamente interdetti», ha dichiarato Borrelli, sottolineando la gravità della situazione e il danno arrecato agli iscritti.
La vicenda di FitActive solleva interrogativi importanti sulla trasparenza e sulla sicurezza delle strutture commerciali, invitando le autorità competenti a un controllo più attento delle autorizzazioni e della gestione dei clienti.