Minore sequestrato, paura nel Sud Italia

La Polizia ha arrestato tre persone coinvolte nel sequestro di Nicosia Gaetano, avvenuto il 25 settembre a Vittoria, in provincia di Ragusa. Le misure cautelari, emesse dal gip di Catania su richiesta...

02 dicembre 2025 19:00
Minore sequestrato, paura nel Sud Italia -
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La Polizia ha arrestato tre persone coinvolte nel sequestro di Nicosia Gaetano, avvenuto il 25 settembre a Vittoria, in provincia di Ragusa. Le misure cautelari, emesse dal gip di Catania su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, riguardano Gianfranco Stracquadaini, Stefano La Rocca e Giuseppe Cannizzo. I tre sono accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, furto dell’auto utilizzata durante il rapimento e detenzione illegale di armi. Per Stracquadaini si conclude una latitanza durata oltre un anno.

Le indagini

Le attività investigative sono state condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa, in collaborazione con il Commissariato di Vittoria, la SISCO di Catania e il Servizio Centrale Operativo. Grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza, tabulati telefonici, intercettazioni e veicoli rubati, gli investigatori hanno ricostruito l’intero sequestro, dal rapimento del giovane davanti ai coetanei al trasferimento su una seconda auto.

Dichiarazioni delle autorità

Il procuratore Francesco Curcio ha definito l’operazione “brillante” e ha sottolineato la particolarità del caso: «Il rilascio della vittima è avvenuto prima della consegna del riscatto, che alla fine non c’è mai stata. Questo modus operandi è raro a livello nazionale». Curcio ha inoltre evidenziato l’importanza di approfondire gli equilibri criminali locali, notando come la collaborazione tra Stidda vittoriese e Cosa Nostra possa facilitare obiettivi criminosi comuni.

Il questore di Ragusa, Marco Giambra, ha ricordato: «Dalla sera del rapimento, la Polizia si è immediatamente attivata per fare chiarezza su un fatto clamoroso che ha destato forte allarme sociale. Dopo 24 ore è arrivato il primo risultato, il rilascio della vittima. Con questi arresti si chiude anche l’allarme sociale sul nostro territorio».

Anche il dirigente della Squadra Mobile di Ragusa, Andrea Rocca, ha sottolineato la rilevanza del caso: «Non si assisteva a un sequestro a scopo di estorsione da più di vent’anni».

Prossimi sviluppi

Le autorità hanno annunciato che le indagini continueranno per identificare eventuali altri indagati e chiarire ulteriormente le dinamiche del sequestro, compreso il luogo in cui la vittima era trattenuta.

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