Insulti volgari alle ragazze del Napoli Under 17
Esplode il caso dopo un’amichevole con il Don Guanella
Un’ondata di indignazione ha investito il mondo sportivo dopo che, sui social, sono comparsi insulti sessisti e commenti degradanti rivolti alle calciatrici Under 17 del Napoli. Le offese sono state pubblicate da alcuni giocatori della formazione maschile Under 14/15 del Don Guanella, al termine dell’amichevole disputata ieri. L’episodio ha suscitato reazioni immediate da parte di famiglie, dirigenti e del deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
I contenuti pubblicati dagli atleti maschi
Dalle prime ricostruzioni emerge che alcuni ragazzi del Don Guanella avrebbero condiviso nelle proprie Instagram Stories immagini dallo spogliatoio, accompagnate da espressioni sessiste e hashtag offensivi. Tra i messaggi comparsi sui social figurano frasi denigratorie come #nondovevatevincere, #tornateafareleballerine, fino ad arrivare a insulti volgari del tipo #leavetepresepe**ane* e richieste degradanti come #vogliamoireggiseni.
I contenuti hanno rapidamente raggiunto un’ampia visibilità, provocando sdegno e richieste di intervento.
La reazione di famiglie e dirigenti
La famiglia di una delle giovani atlete e un dirigente del settore femminile hanno commentato duramente l'accaduto. Quest’ultimo ha definito quanto avvenuto un “fallimento generazionale e sociale”, sottolineando come “si perda nella vita prima ancora che nello sport”. Un genitore, visibilmente colpito dalla vicenda, ha parlato di “situazione veramente spiacevole” e ha chiesto provvedimenti immediati nei confronti dei ragazzi e della società, accusata di non aver garantito un contesto adeguatamente tutelato.
Borrelli: «Sessismo inaccettabile, servono provvedimenti immediati»
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso una dura condanna dell’episodio. «Siamo di fronte a un degrado morale che nulla ha a che vedere con i valori dello sport», ha dichiarato. «Questi messaggi non sono goliardia, ma manifestazioni di sessismo inaccettabile, soprattutto in un ambiente che dovrebbe educare al rispetto. È un insulto alle atlete e a chi crede in una pratica sportiva pulita e fondata su principi etici».
Borrelli ha quindi richiesto un intervento tempestivo della società Don Guanella e degli organismi federali, tra cui la FIGC, affinché vengano applicate sanzioni disciplinari immediate ed esemplari.
Formazione obbligatoria e scuse pubbliche
Il parlamentare ha sottolineato che l’intervento non può limitarsi a punire i responsabili. Ha chiesto l’istituzione di un percorso formativo obbligatorio per i giovani atleti, dedicato alla parità di genere, al rispetto reciproco e all’etica sportiva.
Borrelli ha inoltre sollecitato scuse ufficiali da parte della società e delle famiglie dei ragazzi verso le calciatrici offese e i loro parenti.
«La mia solidarietà va alle atlete, ai tecnici e alle famiglie. È il momento di dare un segnale forte: il sessismo non può trovare spazio nei campi da gioco. Vigileremo affinché questo episodio non venga minimizzato e serva da monito per il futuro», ha concluso.