Donna muore in ospedale, salma senza la fede nuziale

La denuncia dei familiari

A cura di Redazione
27 dicembre 2025 20:00
Donna muore in ospedale, salma senza la fede nuziale -
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È morta all’età di 76 anni all’ospedale San Paolo di Napoli, ma insieme a lei è scomparsa anche la sua fede nuziale, dal forte valore affettivo. A denunciare l’episodio sono i familiari di Lucia Riccio, che hanno chiesto aiuto al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

La donna è deceduta nella mattinata di venerdì mentre era ricoverata nel reparto di medicina d’urgenza. Dopo il decesso, la salma è stata trasferita nella sala mortuaria, dove i parenti si sono recati per l’ultimo saluto. È in quel momento che il figlio ha notato l’assenza dell’anello.

L’anello scomparso dopo il decesso

«Dopo pochi minuti – racconta Borrelli – il figlio si è accorto che la fede non era più al dito della madre. Sono state effettuate ricerche sia nel reparto di provenienza sia nella camera mortuaria, ma nessuno ha saputo fornire spiegazioni. Nessuno ha visto l’anello».

Secondo quanto riferito dai familiari, e come dimostrerebbero alcune fotografie, sulla mano sinistra della donna erano ancora ben visibili i segni lasciati dalla fede.

Il racconto del figlio

«Siamo arrivati circa due ore dopo la comunicazione del decesso – spiega Marco Miraglia, figlio della donna – e, dopo aver trascorso qualche momento con mamma, ci siamo accorti che mancava l’anello. Ho chiesto al personale del reparto se fosse stato rimosso da loro, ma nessuno ne sapeva nulla. Anche in camera mortuaria non hanno trovato niente».

Miraglia riferisce di essersi rivolto anche alle guardie giurate, che gli hanno consigliato di presentare denuncia. «Lo faremo – aggiunge – per chiedere l’acquisizione delle immagini delle telecamere di sorveglianza».

L’appello di Borrelli

Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha lanciato un appello pubblico: «Spero sinceramente che chi ha preso la fede abbia un sussulto di dignità e la restituisca immediatamente. Se dovesse trattarsi di una sottrazione volontaria, sarebbe un gesto infame».

Borrelli ha assicurato che seguirà la vicenda fino alla restituzione dell’anello: «Quel gioiello ha un valore affettivo immenso. Continueremo a occuparci del caso finché la fede nuziale non tornerà al marito della signora Lucia».

La famiglia, intanto, si prepara a formalizzare la denuncia affinché venga fatta piena luce sull’accaduto.

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