Cerotto nell'hamburger del supermercato
Allarme sicurezza alimentare
Nuovo campanello d’allarme sul tema della sicurezza alimentare a Napoli. La segnalazione arriva da un supermercato Todis situato in Corso Garibaldi, dove un consumatore ha denunciato il ritrovamento di un corpo estraneo all’interno di hamburger confezionati acquistati regolarmente sugli scaffali. La scoperta è avvenuta solo dopo la cottura del prodotto: nell’impasto della carne macinata era presente un cerotto.
Le immagini fornite dal cittadino mostrano chiaramente un oggetto riconducibile a un presidio sanitario, rimasto inglobato nella carne e non intercettato da alcun controllo lungo l’intera filiera, dalla lavorazione al confezionamento fino alla vendita. Un episodio che solleva interrogativi seri e preoccupanti sulle condizioni igienico-sanitarie e sull’efficacia dei sistemi di prevenzione adottati.
Sulla vicenda è intervenuto Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, destinatario diretto della segnalazione.
“La presenza di un cerotto in un alimento destinato al consumo umano è un fatto di estrema gravità – ha dichiarato –. Non siamo di fronte solo a una violazione delle norme igieniche, ma a un potenziale rischio biologico per la salute dei consumatori”.
Il caso si inserisce in un quadro già critico. Negli ultimi mesi, infatti, le attività di controllo condotte dai NAS e dalle autorità sanitarie hanno portato al sequestro di grandi quantitativi di alimenti e alla scoperta di gravi irregolarità igienico-sanitarie in supermercati, laboratori di lavorazione e centri di distribuzione.
“Non è accettabile dover sperare nella fortuna ogni volta che si acquista carne confezionata – ha aggiunto Borrelli –. Se un prodotto del genere arriva sugli scaffali, significa che qualcosa non sta funzionando nei controlli, nei sistemi di autocontrollo o nella vigilanza sull’intera filiera produttiva”.
Il parlamentare chiede ora accertamenti immediati e approfonditi che coinvolgano:
il punto vendita interessato,
il centro di lavorazione della carne,
le procedure di confezionamento,
l’applicazione dei protocolli HACCP.
“La tutela della salute pubblica non è negoziabile – ha concluso –. Chi commette errori deve risponderne, chi è negligente va sanzionato e, se necessario, fermato. Non si può attendere che qualcuno finisca in ospedale prima di intervenire”.
Le immagini del prodotto e della confezione sono state messe a disposizione delle autorità competenti per consentire tutte le verifiche del caso.