Testamenti falsi, sottratta eredità da oltre 7 milioni

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro di beni mobili e immobili per un valore superiore a 7 milioni e 384 mila euro nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge cinque persone. Le accu...

A cura di Luca Vitale
25 novembre 2025 13:00
Testamenti falsi, sottratta eredità da oltre 7 milioni -
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La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro di beni mobili e immobili per un valore superiore a 7 milioni e 384 mila euro nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge cinque persone. Le accuse, secondo le ipotesi investigative, comprendono mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, riciclaggio, autoriciclaggio e frode fiscale tramite l’emissione e l’utilizzo di fatture ritenute false. Gli indagati sono i figli e la moglie di un uomo che, secondo gli accertamenti, avrebbe falsificato due testamenti olografi allo scopo di risultare unico erede di un ingente patrimonio. Nel procedimento compaiono anche la suocera e un consulente, ai quali viene contestata la produzione di documentazione fiscale falsa per agevolare la distrazione di somme dall’eredità.

All’origine del provvedimento cautelare vi è un contenzioso civile relativo alla successione di un familiare deceduto. I testamenti che riconoscevano un unico erede erano giudicati falsi dal Tribunale civile di Napoli. La massa ereditaria comprendeva 29 immobili, a uso abitativo e commerciale, situati tra Napoli e Caivano.

Secondo quanto emerso, gli immobili sarebbero trasferiti in modo fittizio a quattro società con sede nel Regno Unito, intestate a prestanome, per poi essere assegnati in gestione a una società italiana di recente costituzione. Questa struttura avrebbe consentito al beneficiario di percepire i proventi degli immobili nonostante le contestazioni sulla legittimità dell’eredità.

Il Tribunale civile di Napoli aveva già dichiarato nulli i testamenti olografi e inefficace il trasferimento alle società estere, ordinando la restituzione dei beni agli aventi diritto, il sequestro del patrimonio e la nomina di un custode giudiziario.

Le successive indagini avrebbero evidenziato che gli eredi dell’autore dei presunti testamenti falsificati – nel frattempo deceduto – non avrebbero dato seguito alle disposizioni del giudice, adottando invece condotte ritenute idonee a ridurre il valore del patrimonio ereditario. Tra queste, anche l’emissione e l’utilizzo di fatture per prestazioni considerate inesistenti.

Accogliendo la richiesta della Procura, il gip ha disposto il sequestro preventivo dei 29 immobili, del valore stimato in 3.333.114,75 euro, dei proventi collegati agli stessi beni per ulteriori 3.846.112,25 euro e di somme pari a 204.927,98 euro relative a imposte ritenute evase (Iva e Ires).

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