Due scosse intense ai Campi Flegrei, torna la paura
Ieri la caldera dei Campi Flegrei è stata interessata da una nuova serie di eventi sismici avvertiti distintamente dalla popolazione. Due scosse ravvicinate sono state registrate alle 16:29, a pochi s...
Ieri la caldera dei Campi Flegrei è stata interessata da una nuova serie di eventi sismici avvertiti distintamente dalla popolazione. Due scosse ravvicinate sono state registrate alle 16:29, a pochi secondi di distanza l’una dall’altra, e sono state percepite con particolare intensità a Pozzuoli, area spesso al centro dell’attività tellurica, ma anche a Bacoli, Quarto, Licola e nei quartieri occidentali di Napoli. Numerosi residenti hanno segnalato un boato associato al movimento del terreno, fenomeno ricorrente nell’area flegrea.
Dati ufficiali dell’INGV sui terremoti del pomeriggio
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che:
la prima scossa, registrata alle 16:29:30, ha avuto magnitudo 2.6 e ipocentro a 2 km di profondità
la seconda scossa, registrata alle 16:29:41, ha raggiunto magnitudo 2.7 con ipocentro a 1 km di profondità
Il Comune di Pozzuoli ha diffuso una comunicazione ufficiale specificando che il primo evento è stato localizzato in mare, nel golfo cittadino, a circa 2.3 km di profondità, e potrebbe essere stato accompagnato da un boato percepito nelle zone prossime all’epicentro.
Un’ulteriore scossa alle 18
La sequenza sismica non si è esaurita nel primo pomeriggio. Alle 18 è stata rilevata un’altra scossa, avvertita nitidamente da molti abitanti dei comuni della caldera. Questo nuovo evento ha avuto magnitudo 1.9 e un’ulteriore profondità superficiale, stimata in circa 1 km.
Sciame sismico nelle prime ore della giornata
Gli episodi del pomeriggio si aggiungono a uno sciame sismico verificatosi nella mattinata dello stesso giorno. Secondo i dati raccolti, lo sciame è stato composto da 24 terremoti, il più forte dei quali ha raggiunto magnitudo 2.2. Anche in questo caso gli eventi si sono inseriti nella fase di attività sismica e deformativa che da tempo interessa l’area flegrea.