Poteva trasformarsi in una tragedia la caduta dell’albero avvenuta nella tarda mattinata di ieri in via Raffaele Libroia, al Vomero, a pochi metri dall’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Santobono.
Un punto nevralgico del quartiere, attraversato ogni giorno da famiglie e bambini diretti al nosocomio.
Per fortuna, al momento del crollo, nessun passante si trovava nei pressi dell’albero: solo alcune auto parcheggiate sono state danneggiate.
Un episodio che riaccende l’allarme sicurezza
L’episodio non è isolato. Negli ultimi mesi si sono registrate numerose cadute di alberi nella zona collinare di Napoli, in particolare tra via Scarlatti, via Bernini, via Orsi, via Ruoppolo, viale Michelangelo e via Luca Giordano.
Il nuovo cedimento rilancia il dibattito sulla mancata manutenzione del patrimonio arboreo urbano e sui potenziali rischi per la sicurezza pubblica.
Capodanno: “Non è il vento, ma l’assenza di manutenzione”
A denunciare ancora una volta la situazione è Gennaro Capodanno, ingegnere e presidente del Comitato Valori Collinari, che da tempo segnala alle autorità comunali la necessità di interventi di controllo e potatura.
«Si darà la colpa al vento, come già accaduto in passato – afferma Capodanno – ma basta osservare le condizioni dell’albero per capire che mancava da tempo una manutenzione ordinaria. La chioma era folta, il tronco sottile: era prevedibile che, prima o poi, si spezzasse».
Secondo Capodanno, la mancanza di potature regolari e di monitoraggi sulle alberature avrebbe creato una condizione di rischio generalizzato:
«Molti alberi del Vomero e dell’Arenella – aggiunge – sono cresciuti a dismisura, raggiungendo i piani alti degli edifici. In giornate ventose, la forza laterale esercitata può facilmente piegare o spezzare i tronchi, specie se già compromessi da malattie o radici instabili».
Un patrimonio verde sempre più ridotto
Il presidente del Comitato evidenzia come la collina napoletana stia progressivamente perdendo gran parte del suo patrimonio arboreo:
«Numerosi alberi sono stati tagliati o sono caduti. Altri, ormai secchi, restano al loro posto e potrebbero crollare da un momento all’altro. È indispensabile un piano straordinario di verifica e manutenzione».
Capodanno chiede anche l’intervento della magistratura per accertare eventuali responsabilità e per garantire la sicurezza dei cittadini.





