Suicidio di Paolo, la relazione del ministero: "La scuola ha sminuito gli atti di bullismo"

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha concluso l’ispezione avviata dopo la morte di Paolo Mendico, il ragazzo di 14 anni di Santi Cosma e Damiano (provincia di Latina) che si è tolto la vita l’...

20 ottobre 2025 10:00
Suicidio di Paolo, la relazione del ministero: "La scuola ha sminuito gli atti di bullismo" -
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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha concluso l’ispezione avviata dopo la morte di Paolo Mendico, il ragazzo di 14 anni di Santi Cosma e Damiano (provincia di Latina) che si è tolto la vita l’11 settembre scorso, poche ore prima del primo giorno di scuola.

Le verifiche ministeriali hanno confermato che Paolo era vittima di episodi di bullismo da parte dei compagni e che l’istituto scolastico frequentato dal giovane avrebbe sottovalutato la gravità della situazione.
A breve partirà la fase delle contestazioni disciplinari nei confronti del personale scolastico coinvolto.

Le indagini della Procura

La Procura di Cassino aveva già sequestrato i dispositivi elettronici del ragazzo e di alcuni coetanei, eseguendo copie forensi per ricostruire i messaggi e le comunicazioni precedenti al tragico gesto.
Parallelamente, la Procura dei Minori di Roma sta valutando la posizione di alcuni studenti ritenuti responsabili di atti di bullismo reiterati ai danni di Paolo.

La ricostruzione del Ministero

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli ispettori ministeriali hanno suffragato le ipotesi avanzate dalla famiglia del giovane, che sin dall’inizio aveva denunciato una serie di umiliazioni e vessazioni subite a scuola.
Il comportamento dell’istituto — che avrebbe minimizzato le segnalazioni e non avrebbe adottato tempestive misure di tutela — è ora oggetto di valutazione disciplinare da parte del Ministero.

Una vicenda che riapre il tema del bullismo a scuola

Il caso di Paolo Mendico riporta al centro del dibattito la necessità di rafforzare la prevenzione e la gestione dei casi di bullismo nelle scuole, con una maggiore collaborazione tra docenti, famiglie e istituzioni.
Il Ministero ha annunciato che, al termine del procedimento disciplinare, verranno individuate misure correttive per evitare che episodi simili possano ripetersi.

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