Dal 2026 l’Assegno unico e universale per i figli diventerà più ricco per circa 2,6 milioni di minori. L’aumento sarà determinato dalla riforma dell’Isee, introdotta con la legge di Bilancio, che prevede una nuova franchigia per la casa di abitazione.
Secondo le stime del governo, la prima casa sarà esclusa dal calcolo dell’indicatore economico fino a una soglia di 91.500 euro. Questa modifica ridurrà il valore dell’Isee per molti nuclei familiari, permettendo loro di accedere a fasce più favorevoli e quindi di ottenere un importo mensile più alto dell’assegno per i figli.
In media, l’aumento sarà di circa 10 euro al mese per figlio, ma potrà variare in base alla situazione reddituale e patrimoniale di ciascun nucleo. La Relazione tecnica allegata alla legge di Bilancio stima che la misura comporterà un maggior costo complessivo di 324 milioni di euro nel 2026.
Assegno di inclusione: stop al mese di sospensione tra un rinnovo e l’altro
Novità anche per l’Assegno di inclusione, la misura che ha sostituito il Reddito di cittadinanza. Oggi ne beneficiano circa 750 mila famiglie, ma dal 2026 la prestazione sarà erogata senza interruzioni: verrà infatti eliminato il mese di sospensione previsto tra la scadenza e il rinnovo del beneficio.
L’obiettivo della riforma è garantire continuità economica ai nuclei più fragili, semplificando le procedure e riducendo i tempi di attesa per i nuovi pagamenti.
Un sistema più equo e semplificato
Con l’aggiornamento dei criteri Isee e la modifica dei tempi di erogazione dei sostegni economici, il governo punta a rendere il sistema di welfare familiare più equo, trasparente e vicino alle esigenze reali delle famiglie italiane.





