Poggiomarino, identificati i vandali dello sfregio alla statua di Polissena
Non sono passate neanche 48 ore dall’inaugurazione della statua di Polissena in Piazzetta IV Novembre a Poggiomarino che già si è verificato un episodio di vandalismo. La scultura, voluta dalla commis...
Non sono passate neanche 48 ore dall’inaugurazione della statua di Polissena in Piazzetta IV Novembre a Poggiomarino che già si è verificato un episodio di vandalismo. La scultura, voluta dalla commissione prefettizia come simbolo della lotta alla camorra e dedicata alle vittime innocenti, presentava una farfalla posata sulla spalla: segno di speranza e cura. Quella farfalla è stata strappata via dopo poche ore.
L’indignazione della comunità
Il gesto ha suscitato sdegno e amarezza tra i cittadini, che avevano accolto con partecipazione l’installazione del monumento. La statua rappresenta infatti un forte messaggio civile e culturale contro la criminalità organizzata.
Identificati i responsabili
Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, le forze dell’ordine hanno rapidamente ricostruito la dinamica dell’accaduto. I responsabili sarebbero alcuni ragazzini, già individuati e segnalati. Le famiglie saranno chiamate a rispondere dell’atto vandalico, in un’ottica di responsabilità diretta.
Un simbolo da difendere
La vicenda, pur nella sua gravità, ha rafforzato l’attenzione sulla statua e sul suo significato: un invito a non dimenticare le vittime innocenti della camorra e a promuovere una cultura della legalità a partire dai più giovani.
Ecco il messaggio lanciato dalla Commissione:
Noi diciamo di no.
Non possiamo e non dobbiamo restare in silenzio.
La statua di Polissena va difesa, custodita e protetta. E soprattutto va difeso il suo significato: la possibilità che l’arte diventi memoria viva e coscienza collettiva.
A chi ha compiuto questo gesto vile, rispondiamo con l’opposto: con la cura, con la partecipazione, con la custodia condivisa. Difendere un’opera d’arte significa difendere noi stessi, la nostra dignità, la nostra storia.
Poggiomarino non può permettersi di lasciar vincere l’inciviltà.
E Polissena non smetterà di parlare, anche da ferita.
Chi ha compiuto l’inqualificabile atto vandalico ha cercato di spezzare la nostra memoria e la nostra speranza. Ma la bellezza resiste, e noi con lei.