Un pranzo ordinario si è trasformato in un incubo per Barbara Castellani, giornalista e addetta alle pubbliche relazioni, e per la figlia di 23 anni. Dopo aver acquistato una porzione di lasagne in una pizzeria-rosticceria dell’Infernetto, quartiere alla periferia sud di Roma, la donna è finita in ospedale con il rischio di una grave emorragia interna.

Il racconto: «Nel piatto c’era un pezzo di vetro verde»

«Sono ricoverata in ospedale da due giorni e rischio un’emorragia interna: il pezzo di vetro è ancora nel mio intestino», racconta Castellani, ancora sotto shock.
«Oltre alla paura, c’è tanta rabbia. Il locale dove ho comprato la porzione di lasagne deve chiudere: si tratta di un episodio gravissimo che avrebbe potuto colpire chiunque».

La donna e la figlia avevano acquistato il pranzo lunedì scorso e, una volta a casa, hanno iniziato a mangiare. «Mentre ero distratta dal cellulare, ho sentito qualcosa di strano nel cibo – spiega – pensavo fosse un condimento. Poi mia figlia si è accorta che si trattava di un pezzo di vetro verde e ha smesso subito di mangiare. Ci siamo spaventate e siamo corse in ospedale, avvisando le forze dell’ordine durante il tragitto».

Il ricovero e la denuncia

Arrivate al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia, i medici hanno immediatamente riscontrato la presenza di frammenti di vetro nell’apparato digerente della donna, disponendo il ricovero urgente.
Contestualmente, la giornalista ha sporto denuncia ai carabinieri della compagnia di Ostia, che hanno avviato i primi accertamenti sull’attività commerciale.

«I carabinieri mi hanno assistita per tutto il tempo – racconta Castellani –. Si sono assicurati che venissero attivate le procedure di emergenza e mi hanno aiutata durante la denuncia. Davanti a un fatto tanto grave non posso tirarmi indietro: il locale ha delle responsabilità di cui dovrà rispondere. Non voglio immaginare cosa sarebbe potuto accadere se quelle lasagne fossero finite nel piatto di un bambino».

Le indagini: controlli di Asl e carabinieri del Nas

Sul caso è stata aperta un’inchiesta.
Gli ispettori della Asl Roma 3 e i carabinieri del Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) hanno già effettuato un sopralluogo nel locale per verificare le modalità di preparazione e conservazione degli alimenti.

Sono state prelevate campionature dei prodotti in vendita per ulteriori analisi, mentre non si esclude la possibilità di disporre la chiusura temporanea dell’attività in attesa dei risultati dei test.

Le condizioni della donna

Barbara Castellani è ancora ricoverata all’ospedale Grassi. I medici monitorano costantemente la situazione, poiché il frammento di vetro non è stato ancora espulso.
«Mi hanno detto che, se nelle prossime ore la situazione non migliorerà, dovrò sottopormi a un intervento chirurgico – spiega –. Il rischio di un’emorragia interna è altissimo. Mi sembra di vivere in un incubo: ho dovuto annullare tutti i miei impegni lavorativi e familiari, e non si sa ancora come evolverà il mio quadro clinico».

La figlia, che ha ingerito solo pochi bocconi, è invece in buone condizioni ma si sottoporrà a ulteriori accertamenti nei prossimi giorni.

L’inchiesta in corso

Gli esiti delle analisi della Asl e del Nas saranno determinanti per stabilire eventuali responsabilità penali e amministrative.
Se dovessero emergere irregolarità nelle procedure di preparazione o contaminazione degli alimenti, l’attività rischia la chiusura immediata e sanzioni severe.