Pensioni, arriva il ritocco in alto
Nella nuova manovra economica arrivano due novità sul fronte previdenziale: un aumento delle pensioni minime di circa 20 euro al mese e un adeguamento graduale dell’età pensionabile legato alla speran...
Nella nuova manovra economica arrivano due novità sul fronte previdenziale: un aumento delle pensioni minime di circa 20 euro al mese e un adeguamento graduale dell’età pensionabile legato alla speranza di vita.
L’obiettivo dell’esecutivo è mantenere il controllo della spesa pubblica senza creare tensioni sui mercati, pur cercando di introdurre qualche misura di sostegno per le fasce più fragili.
Aumento delle pensioni minime: cosa cambia
Come già accaduto lo scorso anno, la base di riferimento sarà il trattamento minimo, attualmente pari a 603,4 euro mensili.
A questa cifra si aggiungerà il recupero dell’inflazione stimato all’1,7% (circa 10,26 euro) e un incremento aggiuntivo pari all’1,3%, leggermente superiore a quello previsto per il 2026.
In pratica, chi oggi percepisce una pensione minima di 616,7 euro grazie al contributo integrativo, nel 2027 arriverà a circa 623 euro al mese. L’aumento reale, dunque, sarà di poco più di sei euro mensili, ma la rivalutazione complessiva porterà un incremento totale di circa 20 euro lordi rispetto al trattamento base.
Età pensionabile: dal 2027 scatta l’adeguamento alla speranza di vita
Il Governo ha deciso di non bloccare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita, ma di renderlo graduale.
L’attuale soglia dei 67 anni passerà progressivamente a 67 anni e 5 mesi entro il 2029, secondo questo calendario:
2027: 67 anni e 1 mese (uomini: 43 anni e 1 mese di contributi; donne: 42 anni e 1 mese)
2028: 67 anni e 3 mesi (uomini: 43 anni e 4 mesi; donne: 42 anni e 4 mesi)
2029: 67 anni e 5 mesi (uomini: 43 anni e 5 mesi; donne: 42 anni e 5 mesi)
L’aumento interesserà anche chi accede alla pensione anticipata, con il corrispondente incremento dei requisiti contributivi.
Le categorie esentate dall’aumento
La cosiddetta “sterilizzazione dello scalino” sarà totale solo per alcune categorie di lavoratori gravosi e usuranti. Tra questi:
conduttori di gru e mezzi pesanti,
personale viaggiante delle ferrovie,
facchini e addetti alla raccolta dei rifiuti,
infermieri turnisti,
maestre d’asilo e insegnanti della scuola dell’infanzia.
Per loro, l’età di pensionamento resterà invariata, riconoscendo la maggiore usura fisica e psicologica delle mansioni svolte.
Le dichiarazioni di Durigon
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, che si è battuto per limitare l’impatto dell’adeguamento, ha definito la misura “un primo passo importante per scongiurare l’aumento dell’età pensionabile”.
“Un ringraziamento va al Ministro Giorgetti. Cercheremo, anche nel prossimo anno, di sterilizzare completamente questa norma iniqua”, ha dichiarato Durigon.
Le altre misure previdenziali in manovra
Nel pacchetto pensioni della prossima legge di bilancio dovrebbero rientrare anche le proroghe di Ape Sociale, Opzione Donna e Quota 103, quest’ultima fortemente ridimensionata nel 2025 e poco utilizzata a causa delle nuove condizioni meno favorevoli.