L’INPS ha introdotto nel 2025 una serie di misure economiche di sostegno rivolte ai cittadini con più di 67 anni e con redditi bassi. Si tratta di un’integrazione mensile che può raggiungere fino a 700 euro, destinata a rafforzare il potere d’acquisto dei pensionati più vulnerabili.

L’iniziativa, frutto di aggiornamenti normativi e amministrativi, mira a contrastare il rischio di povertà tra gli anziani e a garantire condizioni di vita più dignitose a chi percepisce pensioni minime o insufficienti.

Chi può ricevere fino a 700 euro al mese

Secondo le direttive INPS 2025, possono beneficiare dell’integrazione coloro che:

hanno almeno 67 anni di età;

presentano un reddito personale inferiore alla soglia annuale stabilita dall’INPS (aggiornata in base all’inflazione e ai parametri economici nazionali);

non percepiscono altre prestazioni assistenziali incompatibili o cumulabili solo parzialmente;

risultano in regola con i contributi previdenziali.

L’importo riconosciuto può arrivare fino a 700 euro mensili, a seconda della situazione economica individuale e familiare del richiedente.

Come presentare la domanda

L’accesso al beneficio è stato reso più semplice grazie alla digitalizzazione delle procedure INPS. La domanda può essere inoltrata:

direttamente online, accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS;

tramite patronati o intermediari autorizzati, che offrono assistenza gratuita nella compilazione e nella verifica dei requisiti.

È consigliabile allegare alla richiesta la documentazione reddituale aggiornata e le eventuali dichiarazioni ISEE, per facilitare la valutazione da parte dell’Istituto.

Un aiuto concreto contro la povertà tra gli anziani

L’integrazione fino a 700 euro mensili rappresenta un intervento concreto di sostegno sociale, pensato per migliorare la qualità della vita di migliaia di anziani italiani. L’obiettivo è quello di assicurare una pensione minima adeguata, riducendo le disuguaglianze e sostenendo chi vive con risorse economiche limitate.