“Ogni giorno prendo il treno con mio figlio per andare a Salerno, dove segue terapie per l’autismo. Da quando la linea è interrotta a Santa Maria la Bruna, ogni viaggio è diventato un percorso a ostacoli”.
È lo sfogo di un padre, residente a Portici, raccolto da Fanpage.it. Da settimane lui e il figlio, entrambi pendolari sulla linea storica Napoli–Salerno, vivono una situazione di forte disagio. Dal 9 settembre scorso, infatti, la tratta ferroviaria è interrotta tra Torre del Greco e Torre Annunziata, a causa di un palazzo privato pericolante che minaccia di crollare sui binari all’altezza della stazione di Santa Maria la Bruna.
A causa dell’interruzione, i viaggiatori sono costretti a scendere dal treno, prendere un autobus sostitutivo e poi risalire su un altro convoglio per proseguire il viaggio. Una routine complicata per chiunque, ma particolarmente gravosa per chi, come questo papà, deve gestire un ragazzo con disturbi dello spettro autistico.
“Tra attese, freddo e assenza di servizi: così affrontiamo ogni giorno”
Il genitore racconta che il viaggio quotidiano verso Salerno è diventato “un’esperienza logorante e ingiusta”.
“Mio figlio non tollera bene i cambi improvvisi, la confusione, i rumori, le attese. Alla stazione di Santa Maria la Bruna non c’è nulla: nessun bagno, nessun bar, nessun punto di attesa coperto o accogliente. Spesso dobbiamo restare lì per quasi un’ora, al freddo o sotto la pioggia, cercando di calmarlo”, scrive l’uomo nella sua lettera.
Le terapie specialistiche per l’autismo sono un impegno quotidiano fondamentale per la crescita e l’autonomia del ragazzo, ma il viaggio di andata e ritorno si è trasformato in una vera prova di resistenza.
“Nonostante tutti questi disagi continuo a pagare un abbonamento intero, come se tutto funzionasse normalmente. Nessuno sconto, nessuna attenzione per chi vive già una condizione difficile. Chiedo solo che Trenitalia e il Gruppo FS ascoltino le nostre voci e trovino una soluzione. Non è solo una questione di trasporti: è una questione di umanità e rispetto.”
La richiesta di Assoutenti: “FS convochi le associazioni dei pendolari”
Il caso di questo padre è diventato simbolo dei disagi che migliaia di pendolari stanno affrontando lungo la tratta Napoli–Salerno.
Roberto Capasso, presidente di Assoutenti Campania, ha scritto a Ferrovie dello Stato, chiedendo l’apertura di un tavolo di confronto “per discutere le gravi difficoltà causate dall’interruzione tra Santa Maria la Bruna e Torre Annunziata”.
L’associazione dei consumatori sottolinea che l’interruzione prolungata e la gestione dei servizi sostitutivi stanno penalizzando lavoratori, studenti e famiglie, e chiede misure compensative per chi continua a pagare un abbonamento senza ricevere un servizio adeguato.





