Ladri entrano a scuola e rubano 14 computer

Nuovo colpo ai danni delle scuole del territorio. Una banda di ladri è entrata in azione all’interno dell’istituto comprensivo “Cuomo-Milone” di Castel San Giorgio, portando via 14 computer portatili...

18 ottobre 2025 19:00
Ladri entrano a scuola e rubano 14 computer -
Condividi

Nuovo colpo ai danni delle scuole del territorio. Una banda di ladri è entrata in azione all’interno dell’istituto comprensivo “Cuomo-Milone” di Castel San Giorgio, portando via 14 computer portatili utilizzati per la didattica e i laboratori informatici.

Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi avrebbero forzato una porta laterale dell’edificio per poi accedere ai locali dove erano custoditi i dispositivi. L’episodio si inserisce in una serie di furti che, negli ultimi anni, hanno colpito diversi istituti scolastici dell’area nord della provincia di Salerno.

Colpo ai fondi PNRR: danno economico e didattico

I computer rubati erano acquistati di recente grazie ai finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), nell’ambito dei progetti di potenziamento digitale. Un furto che rappresenta un danno ingente, sia economico, per il valore di svariate migliaia di euro, sia didattico, poiché priva gli studenti degli strumenti necessari per le attività quotidiane in aula e nei laboratori.

Indagini in corso: i carabinieri acquisiscono le immagini di videosorveglianza

Sul furto stanno indagando i Carabinieri della stazione di Castel San Giorgio, che hanno effettuato i rilievi di rito presso l’istituto e avviato la raccolta di elementi utili alle indagini. Tra le ipotesi investigative, anche l’acquisizione dei filmati delle telecamere di sicurezza per individuare i responsabili e ricostruire i movimenti della banda.

Allarme furti nelle scuole salernitane

Quello avvenuto al “Cuomo-Milone” è solo l’ennesimo episodio di una lunga serie di furti nelle scuole della provincia di Salerno. Negli ultimi due anni, diversi istituti sono stati presi di mira da gruppi organizzati che, secondo gli investigatori, potrebbero contare su reti di ricettazione capaci di piazzare sul mercato i dispositivi tecnologici sottratti.

Nonostante l’adozione di sistemi di allarme e videosorveglianza, il fenomeno continua a preoccupare le dirigenze scolastiche e le amministrazioni locali, che chiedono maggiori controlli e interventi di prevenzione.

Segui il Fatto Vesuviano