Nel 2023, anno in cui sono stati modificati i criteri di riparto, il Fondo sanitario nazionale (Fsn) pro capite in Campania è stato pari a 2.044 euro, con un incremento di 80 euro rispetto al 2022, superiore alla media nazionale di 71 euro.

Nel 2024, tuttavia, la cifra è salita a 2.135 euro pro capite, restando comunque inferiore alla media italiana di 2.181 euro.
Secondo Gimbe, questa penalizzazione è legata al criterio demografico ponderato per età: una popolazione mediamente più giovane comporta un fabbisogno sanitario standard più basso.

Prestazioni sanitarie e aspettativa di vita

Nel 2024, l’8,6% dei cittadini campani – oltre 481mila persone – ha dichiarato di aver rinunciato a una o più prestazioni sanitarie, un dato in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto al 2023 (media Italia: 9,9%).

L’aspettativa di vita alla nascita si attesta a 81,7 anni, la più bassa tra le regioni italiane e inferiore alla media nazionale di 83,4 anni.

Personale sanitario: medici e infermieri sotto la soglia nazionale

Nel 2023, in Campania si registrano 9 unità di personale sanitario ogni mille abitanti, contro una media italiana di 11,9.
Nel dettaglio:

1,67 medici dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 1,85);

3,71 infermieri dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 4,7).

Il rapporto medici-infermieri è pari a 2,22, inferiore alla media nazionale di 2,54.

Pnrr: ritardi nelle Case e negli Ospedali di Comunità

Secondo i dati Agenas aggiornati al 30 giugno 2025, la Campania è in forte ritardo sull’attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr:

Case della Comunità: su 191 programmate, nessuna risulta operativa;

Centrali operative territoriali: il 94% è pienamente funzionante;

Ospedali di Comunità: su 61 previsti, solo 1 (2%) è attivo.

Livelli Essenziali di Assistenza (Lea): la Campania migliora ma resta indietro

Nel 2023 la Campania ha totalizzato 206 punti su 300 nel punteggio complessivo degli adempimenti ai Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), posizionandosi 13ª in Italia ma risultando adempiente secondo il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg).
Rispetto al 2022, il punteggio è cresciuto di 11 punti, segnando un progresso pur rimanendo sotto la media nazionale.

Mobilità sanitaria e medicina territoriale

Il saldo della mobilità sanitaria nel 2022 è stato negativo per 308,4 milioni di euro, con un peggioramento di 87,6 milioni rispetto all’anno precedente.

Sul fronte della medicina generale, la situazione resta critica:

Il massimale di 1.500 assistiti per medico viene superato nel 58,8% dei casi (media Italia 51,7%);

La media di assistiti per medico è di 1.421 (Italia 1.374).
Secondo Gimbe, in Campania mancano 652 medici di base, e tra il 2019 e il 2023 si è registrata una riduzione del 9% del numero di medici di famiglia (media nazionale –12,7%).

Nel 2024, i candidati al concorso nazionale per la formazione in medicina generale sono stati superiori ai posti disponibili: +96 candidati (+59%) rispetto alle borse finanziate, a fronte di una media italiana del –15%.

Pediatria di libera scelta: carenze e pensionamenti imminenti

Per quanto riguarda i pediatri di libera scelta, la Campania registra una carenza stimata di 34 professionisti.
Entro il 2028, ben 279 pediatri raggiungeranno l’età di pensionamento.
Il numero medio di assistiti per pediatra è 893, inferiore alla media nazionale (900) e al massimale previsto di 1.000.
Il 77,9% dei bambini in carico ai pediatri ha più di 5 anni (media Italia 81,2%).

Un quadro disomogeneo ma in miglioramento

Il rapporto Gimbe evidenzia una Campania ancora penalizzata nei finanziamenti e nelle dotazioni organiche, ma in lento recupero sul fronte dei Lea e dell’organizzazione territoriale.
La vera sfida resta quella di colmare il divario strutturale con le regioni del Centro-Nord, accelerando l’attuazione del Pnrr e potenziando la rete dei servizi sanitari locali.