Il Parlamento ha approvato in via definitiva il disegno di legge che ripristina il 4 ottobre come festa nazionale dedicata a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena. La commissione Affari costituzionali del Senato ha dato il via libera in sede deliberante, dopo il voto favorevole già arrivato dalla Camera.

Quando entrerà in vigore la nuova festività

Il presidente della Commissione, Alberto Balboni, ha sottolineato il “valore simbolico” dell’approvazione prima del 4 ottobre. Tuttavia, la nuova legge sarà applicata per la prima volta nel 2026, poiché deve ancora essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Con il ritorno di questa data nel calendario delle festività nazionali, il 4 ottobre comporterà:

l’osservanza dell’orario festivo nei luoghi di lavoro;

il divieto di compiere determinati atti giuridici, come previsto per le altre ricorrenze ufficiali.

La storia della festa del 4 ottobre

1958 – il 4 ottobre viene riconosciuto come solennità civile.

1977 – in piena stagione di austerity economica, la festività viene abrogata insieme ad altre ricorrenze.

2005 – una legge stabilisce che il 4 ottobre sia celebrato come Giornata della Pace, con iniziative educative soprattutto nelle scuole.

Il significato del ripristino

La relatrice del provvedimento, Elisabetta Gardini (FdI), ha ricordato che la festa intende unire credenti e non credenti, celebrando i valori incarnati da San Francesco: pace, fratellanza, solidarietà e tutela dell’ambiente.

Il richiamo è anche alla storica missione del santo che, nel 1219, durante la quinta crociata, incontrò il sultano al-Malik al-Kamil in un gesto di dialogo e ricerca di pace.

Cosa prevede la legge

L’articolo 1 del testo stabilisce:

«Al fine di celebrare e promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà, incarnati dalla figura di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, è istituita la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, da celebrare il 4 ottobre di ogni anno».