Questa mattina, intorno alle 8:40, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Nicola Fornelli, una traversa delle Rampe Brancaccio nel quartiere Chiaia a Napoli, a seguito di una segnalazione giunta al 112. Alcuni residenti avevano infatti denunciato urla provenienti da un appartamento, accompagnate da rumori di stoviglie infrante e colpi violenti.
L’intervento dei Carabinieri
All’arrivo dei militari, ad aprire la porta è stato un 35enne, completamente nudo e in evidente stato di alterazione. All’interno, l’abitazione appariva devastata. In casa si trovavano anche una donna e sua figlia.
Secondo quanto riferito, l’uomo ha reagito con violenza nei confronti della pattuglia intervenuta. I tentativi di calmarlo con il dialogo non hanno avuto esito. Anche l’utilizzo dello spray al peperoncino non è stato sufficiente.
Seguendo i protocolli previsti, i Carabinieri hanno fatto ricorso al taser, ma neppure lo storditore elettrico è riuscito a bloccarlo completamente. Sono quindi intervenute altre pattuglie: in tutto, sei o sette militari hanno faticato a immobilizzare il 35enne, che è stato infine caricato su un’ambulanza del 118.
Il decesso e l’inchiesta
Durante il trasporto in ospedale, l’uomo è deceduto. La salma è stata trasferita al Secondo Policlinico di Napoli, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sostituto procuratore Barbara Aprea coordina le indagini, affidate ai Carabinieri, e ha già raccolto le prime testimonianze. In zona è attivo un sistema di videosorveglianza che potrebbe fornire ulteriori elementi.
L’apertura di un fascicolo è già stata confermata. Non si esclude che alcuni militari possano essere iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto, in vista dell’autopsia, che dovrà chiarire le cause effettive del decesso. Le ipotesi al vaglio sono eccesso colposo di legittima difesa oppure omicidio preterintenzionale.
I precedenti in Italia
Il caso di Napoli si aggiunge ad altri episodi recenti legati all’uso del taser.
Il 15 settembre, a Massenzatico (Reggio Emilia), il 42enne Claudio Citro, originario di Salerno, è morto dopo essere stato colpito dalla pistola elettrica durante un intervento della polizia. Per la vicenda sono indagati tre agenti.
Ad agosto, a Sant’Olcese (Genova), il muratore Elton Bani, 41 anni, è deceduto dopo essere stato raggiunto da tre scariche di taser durante un’operazione dei Carabinieri.
In entrambi i casi, le famiglie hanno chiesto verità e giustizia, denunciando l’uso eccessivo di strumenti di coercizione.