Tragedia al pronto soccorso dell’ospedale di Santa Rosa di Viterbo, dove Alessandra Petronio, 36 anni, mamma di un bambino di 5 anni, è deceduta domenica 28 settembre a causa di una grave emorragia al basso ventre.
Il decesso improvviso della giovane donna ha spinto la Procura di Viterbo ad aprire un’inchiesta per chiarire eventuali responsabilità medico-sanitarie.
L’inchiesta della Procura
Il pubblico ministero Flavio Serracchiani ha disposto il sequestro della cartella clinica e ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Come atto dovuto, è stata ordinata l’autopsia, eseguita venerdì 3 ottobre da un medico legale e da un ginecologo incaricati dalla Procura.
I risultati completi saranno disponibili entro 60 giorni e potrebbero far emergere eventuali omissioni o negligenze nelle cure ricevute dalla paziente.
Le parole della famiglia
L’avvocato della famiglia, Orietta Celeste, ha dichiarato all’ANSA:
«Siamo in attesa dell’esito dell’autopsia. Anche noi abbiamo incaricato due consulenti medici. Solo allora si potranno valutare eventuali responsabilità nelle cure o omissioni. Era una giovane donna: l’accesso in ospedale non lasciava presagire un epilogo così tragico».
Il funerale
Questa mattina, nella chiesa di Santa Barbara a Viterbo, si sono svolti i funerali di Alessandra. In prima fila il compagno e il figlioletto di 5 anni, insieme a parenti e amici che hanno gremito la chiesa per l’ultimo saluto.
Durante l’omelia, don Claudio Sperapani ha ricordato la giovane con parole di grande commozione:
«La nostra vita è solo un attimo tra due eternità d’amore. È quello che abbiamo sperimentato nella vita di Alessandra. Per superare questo dolore bisogna condividerlo, perché è un dolore che solo chi lo vive può comprendere. L’unica luce per andare avanti è Dio».
All’uscita, il feretro è stato accolto da una folla commossa che ha voluto stringersi attorno alla famiglia della 36enne.